Magazine Tecnologia

Il ritorno di Desert Strike? - Recensione - PC

Creato il 05 giugno 2013 da Intrattenimento

Elicotteri armati di tutto punto, lande desertiche e un intero esercito ostile da affrontare: ecco a voi Thunder Wolves

Quando è stato pubblicato su varie piattaforme (PC incluso) nel lontano 1992, Desert Strike: Return to the Gulf faceva ovviamente leva sui drammatici eventi della Guerra del Golfo per richiamare gli appassionati di sparatutto verso un'esperienza che, alla prova dei fatti, si rivelava solida e profonda, tutt'altro che caciarona. La produzione Electronic Arts, insomma, non ci metteva a bordo di un elicottero Apache con l'imperativo di distruggere qualsiasi cosa si muovesse, ma ci forniva di volta in volta obiettivi strategici che andavano raggiunti pianificando le azioni ed eventualmente tornando più volte a far visita ai nostri avversari, così da spezzarne la resistenza senza esporci per troppo tempo alle loro reazioni. Un approccio che per certi versi ritroviamo in Thunder Wolves, il nuovo sparatutto sviluppato da bitComposer Games, team autore, fra le altre cose, di Jagged Alliance e di Galaxy on Fire 2. Disponibile sulla piattaforma digitale Steam e in arrivo anche su Xbox LIVE e PlayStation Network, il gioco propone una campagna in single player composta da tredici missioni, affrontabili anche in modalità cooperativa insieme a un compagno. Thunder Wolves - Il trailer di gameplay

Il ritorno di Desert Strike? - Recensione - PC
Thunder Wolves - Il trailer di gameplay

Lupi tonanti

Dal punto di vista narrativo, Thunder Wolves è molto semplice e si ispira in modo chiaro al cinema action degli anni '80, anche per quanto concerne i protagonisti della storia: una vera e propria fiera di stereotipi, dal pilota infallibile alla soldatessa scorbutica, passando per il soldato coraggioso che decide di immolarsi per il bene comune. Il primo livello funge da tutorial rispetto al sistema di controllo, che prevede l'uso della combo mouse / tastiera oppure del controller per Xbox 360, perfettamente supportato non fosse per una mancanza piuttosto grave: l'impossibilità di invertire l'asse Y.

Il ritorno di Desert Strike?
Realizzare uno sparatutto di questo tipo senza tale feature è effettivamente una mossa azzardata e dunque confidiamo nel rilascio di un aggiornamento che sistemi la cosa, ma nel frattempo bisogna abituarsi a mirare utilizzando lo stick analogico destro "al contrario". Il che è un peccato, perché gli sviluppatori hanno curato molto i controlli, mettendo disposizione tre differenti layout per agire sulla mitragliatrice e sui missili, attivare lo zoom o il boost, muovere l'elicottero e fargli prendere o perdere quota. La configurazione che a nostro avviso si sposa meglio con le più svariate esigenze è la terza, che deputa ai tasti dorsali la regolazione dell'altezza di volo e al d-pad il cambio dei missili equipaggiati, andando in questo caso a penalizzare solo la mira di precisione (che si attiva premendo lo stick destro sulla propria asse: non il massimo della comodità). Man mano che completiamo le missioni, avremo modo di poter selezionare in partenza diversi modelli di elicottero, ognuno dotato di caratteristiche uniche in termini di velocità, resistenza e potenza di fuoco, nonché di un equipaggiamento che prevede missili standard, a ricerca automatica, a dispersione e infine quelli che possiamo controllare in modo diretto, passando a una visuale in prima persona nel momento in cui li lanciamo.

Requisiti di Sistema PC

  • Configurazione di Prova
  • Processore: Intel Core i5 480M
  • Scheda video: ATI Mobility Radeon 5650
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 8
  • Requisiti Minimi
  • Processore: single core da 2 GHz
  • Scheda video: compatibile DirectX 9 con 256 MB di RAM
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows XP, Vista, 7

Distruggi tutto

Uno degli aspetti più sorprendenti di Thunder Wolves, che richiama appunto il classico Desert Strike, è la varietà delle missioni, che consistono ognuna in una serie di obiettivi principali e secondari e combinano situazioni differenti fra di loro.

Il ritorno di Desert Strike?
In determinati momenti ci troveremo infatti a spazzare via una base nemica, girando intorno ai bersagli e attivando sovente i flare per ingannare i missili che ci vengono sparati contro, mentre subito dopo potremmo dover percorrere l'interno di una grotta per individuare ulteriori obiettivi da eliminare, oppure proteggere la fuga di unità alleate in evidente difficoltà, o ancora sfidare in entusiasmanti duelli aerei altri potenti elicotteri. La presenza di munizioni infinite, e di una barra che si ricarica col tempo nel caso dei missili, implica la possibilità di scagliare davvero l'impossibile contro i nostri avversari, in una festa di esplosioni che viene ben rappresentata sullo schermo grazie a una serie di effetti interessanti come il tilt shift, che rende perfettamente l'idea di una "miniatura" e dona dunque un fascino particolare alle sequenze d'azione. Gli sviluppatori hanno dunque cercato di ovviare con l'ingegno e la fantasia ai limiti di budget, ottenendo alla fine dei conti un risultato più che discreto, peraltro leggero e gestibile con gli effetti al massimo anche da configurazioni non al top.

Thunder Wolves rappresenta un tentativo di offrire un'esperienza sparatutto diversa dal solito.

Thunder Wolves rappresenta un tentativo apprezzabile e sincero di offrire un'esperienza sparatutto diversa dal solito, con evidenti richiami a classici come Desert Strike e un'attenzione particolare alla varietà delle situazioni, che non ci vedono mai sparare indistintamente a tutto ciò che si muove ma che bensì ci chiedono di spostarci, proteggere degli alleati, cambiare visuale per mettere a segno colpi di precisione, percorrere passaggi angusti e così via. Quando però c'è da sparare, il gioco non se lo fa dire due volte e ci mette a disposizione una potenza di fuoco davvero devastante fra mitragliatrici e missili di vario genere, in un caos di esplosioni e manovre evasive. La scarsa durata (tre ore, all'incirca) della campagna e qualche mancanza in termini di controlli impediscono al titolo di bitComposer di decollare, ma gli appassionati del genere dovrebbero dargli un'occhiata.

Tommaso Pugliese
Tommaso Pugliese
@TommasoPugliese

Pro

  • Missioni varie e non lineari
  • Arsenale di grande impatto
  • Molto gradevole l'effetto tilt shift della grafica...

Contro

  • ...ma non aspettatevi l'impatto di una produzione tripla A
  • Campagna piuttosto corta
  • Qualche problema con i controlli

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :