Magazine Scienze

Il ritorno di el nino?

Creato il 06 maggio 2012 da Alessandrodecet
IL RITORNO DI EL NINO?
L'anno 2005 è stato un anno di El Nino che come sappiamo è un fenomeno climatico ricorrente che si verifica nell'Oceano Pacifico centrale in media ogni cinque anni, ma con un periodo variabile fra i tre e i sette anni, nei mesi di Dicembre e Gennaio.
Il fenomeno provoca inondazioni, siccità e altre perturbazioni che variano a ogni sua manifestazione.
I paesi in via di sviluppo che dipendono fortemente dall'agricoltura e dalla pesca, in particolare quelli che si affacciano sull'Oceano Pacifico, ne sono i più colpiti.
Più volte come si è tentato di dimostrare in questo sito El Nino non ha un'origine atmosferica ma bensi geotermica a causa del vulcanismo sottomarino che periodicamente riscalda le acque degli oceani contribuendo a generare queste forti correnti calde che alterano il clima a livello globale.
IL RITORNO DI EL NINO?
Essendo che le temperature dell'atmosfera sono molto legate a quelle degli oceani questo fenomeno che ha avuto una sostanziale crescita negli ultimi decenni a causa dell'aumento del vulcanismo sottomarino e terrestre,l'anno 2005 è stato molto influenzato da questo fattore che ha causato un'incremento delle temperature.
Secondo i dati NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration del Dipartimento USA per il commercio), il periodo settembre-novembre 2005 è stato caratterizzato da anomalie record nelle temperature.
In Europa, Cina, Russia e gran parte del Nord America le temperature sono state di circa 3 gradi superiori alle medie stagionali.
Eccezioni, con un lieve ribasso delle temperature si sono registrate in alcune zone del Sud Europa e dell'Oceania.
La temperatura media mondiale è cresciuta di un grado rispetto al 2004.
Nell'emisfero Nord il 2005 si accinge ad essere l'anno piu' caldo dal 1880. Nel 2005 è stato nuovamente battuto il record di tempeste ed uragani stabilito l'anno scorso. Nell'anno che sta per chiudersi, secondo i dati NOAA, ci sono state 26 tempeste tropicali di cui ben 14 si sono trasformate in uragani che hanno prodotto devastazioni in molte aree del pianeta.
Insomma, non solo Katrina. Gli uragani di categoria 4 e 5 sono praticamente raddoppiati negli ultimi 35 anni.(dati del 2005) Ma il bello arriva anche quando attribuendo tutto ciò al Riscaldamento Globale,nel 2005,si è chiaramente assistito ad un'aumento del vulcanismo sottomarino in tutto il globo,rendendo sempre più lampante che l'enorme quantità di calore immessa negli oceani di origine geotermica fu la principale causa di quel record di uragani e clima impazzito.
Su un quotidiano Indiano si riportava due segnalazioni nella quale si parlava di centinaia di vulcani sottomarini in eruzione in tutto il mondo, soprattutto intorno alla Cintura di Fuoco del Pacifico.
IL RITORNO DI EL NINO?
"Vulcani sottomarini sono in eruzione in Australia, Grecia, Nuova Zelanda e molti altri paesi tra cui l'americano nord-ovest, che sta vivendo un livello senza precedenti di vulcanismo sottomarino. Andaman Nicobar sta vivendo un intenso vulcanismo sottomarino sia nell'Oceano Indiano che il Golfo del Bengala.
Movimenti tettonici sono stati osservati in diverse aree negli ultimi nove mesi, dicevano i geologi, tanto che essi non avevano abbastanza meccanismi di monitoraggio per tenerne traccia."
L'attività sismica in quel periodo nel Golfo del Bengala è stata molto strana a indicare una continua attività tettonica.
Nell’ottobre del 2005 alcune rocce di origine vulcanica hanno rivelato più vulcani sottomarini al largo del Messico settentrionale.
Queste tirate su dal fondo del profondo Pacifico al largo del Messico settentrionale sembrano provenire da un vulcano sottomarino molto giovane, dicono i geologi statunitensi e messicani.
Nel 2005 settantacinque vulcani sottomarini precedentemente sconosciuti scoperti tra la Nuova Zelanda e le isole Tonga secondo il geologo australiano professor Richard Arculus rappresentano una minaccia tsunami.
IL RITORNO DI EL NINO?
Invece nel Luglio 2005 la guardia costiera ha inviato elicotteri per monitorare una enorme colonna di vapore più della metà-di un-miglio elevarsi al di sopra l'Oceano Pacifico a sud-est di Tokyo, e ha avvertito le navi di stare alla larga.
L'acqua nella zona era rosso mattone.
E 'altamente probabile che sia causata da una eruzione di un vulcano sottomarino,diceva" il portavoce della guardia costiera Shigeyuki.(non vedo altre cause francamente che possano generare un simile fenomeno.)
"Sospettiamo che i movimenti vulcanici sottomarini siano sempre attivi", ha detto un altro funzionario della guardia costiera.
Sempre facendo riferimento al 2005, nel mese di maggio,in una spedizione per osservare il Vailulu'u , un vulcano sottomarino scoperto nel 1999 vicino alle Samoa americane, gli scienziati hanno visto un altro vulcano a crescere sulla caldera del primo, come l'isola di Crater Lake.
Gli scienziati hanno soprannominato il nuovo vulcano, a circa 20 miglia (32 chilometri) ad est dell'isola di Ta'u, Nafanua come la dea samoana della guerra.
Crescendo ad un ritmo di circa 8 pollici (20 cm) al giorno, Nafanua alto circa 1.000 piedi (300 metri) di altezza.
Potrebbe andare molto più alto, ha detto il geologo Hubert Staudigel presso l'Università della California a Scripps Institution of Oceanography
Gli scienziati sono stati sorpresi nel trovare anguille che vivono nella lava di recente formazione che hanno soprannominato la popolazione "Città anguilla." (Sapendo che la temperatura del basalto dovrebbe essere di circa 2150 gradi Fahrenheit, mi chiedo perché non si vede qualsiasi commento su quanto calore venga riversato nel mare dai vulcani sottomarini?)
Dopo aver osservato questa corrispondenza tra il vulcanismo sottomarino del 2005 ed El Nino,spostiamoci al 2012.
Secondo dati recenti El Nino si starebbe nuovamente sviluppando sebbene non si sa se sarà neutrale o moderato-debole,quel che incuriosisce perà è la corrispondenza che pare che si stia ripetendo con una serie di eruzioni vulcaniche sottomarine avvenute negli ultimi mesi in diverse aree del mondo.
Al largo della Canarie,un cratere secondario da parte del vulcano El Hierro è andato ad formare un cono parassita che dopo aver eruttato per mesi ha aumentato la sua altezza al punto da trovarsi a soli 130 metri dalla superficie.
IL RITORNO DI EL NINO?
"Gli esperti hanno tenuto d'occhio i movimenti sismici intorno a La Restinga, la città costiera più vicina al cratere, migliaia di terremoti e eruzioni sub-acquatiche sono state registrate quasi ogni giorno nel corso dei mesi scorsi.
Ora hanno rivelato che la bocca del vulcano si trova a soli 130 metri dalla superficie dell'acqua, e che la lava in eruzione fuori di esso sta causando pilastri di vapore in arrivo dal mare da circa 2.000 metri più in basso.
Si stima che circa 145 milioni di metri cubi di lava sono stati emessi dal vulcano da quando ha iniziato a eruttare, e alle 17.00 di ieri sera Venerdì 27 gennaio 2012 una grande esplosione di lava incandescente è salita sulla superficie del mare.
La temperatura dell'acqua nella zona interessata dal vulcano è risultata essere in media di tre gradi superiori rispetto alle zone non interessate dall'eruzione."
L'attività vulcanica nella zona si è calmata ma non è escluso che una nuova attività eruttiva potrebbe presto riprendere.
IL RITORNO DI EL NINO?
Nel dicembre del 2011 invece un'altra nuova isola si è formata nello Yemen nel Mar Rosso a causa di una consistente attività vulcanica.
"I primi testimoni dell’evento sono stati dei pescatori che hanno riferito di aver visto fontane di lava innalzarsi sino a 20-30 metri. D’altro canto, eruzioni vulcaniche sulla spaccatura del Mar Rosso e nelle regioni adiacenti non sono niente di insolito, anche se la lontananza della zona da centri abitati spesso impedisce la loro osservazione."
L’eruzione ha avuto luogo in corrispondenza di un gruppo di isole Jebel Zubair, Rugged island e Saba o Haycock, che formano un piccolo arcipelago 50 km a ovest di Salif, una città costiera dello Yemen. Le isole appartengono a un vulcano a scudo attivo per lo più sommerso, situato sull’asse della spaccatura del Mar Rosso, il quale fa parte della Great Rift Valley. Si tratta di un’enorme crepa della crosta terrestre provocata dall’allontanamento tra il continente africano e quello asiatico, che dà luogo a fenomeni di vulcanismo su un arco di circa 5.000 km, e ad un parziale sprofondamento della fossa sotto il livello del mare.
Mentre più recentemente come da copione pare che anche al largo di Tokio sia in questi giorni in atto una nuova eruzione sottomarina,proprio come accadde nel 2005.
Il Maritime Self-Defense Force ha confermato un cambiamento nel colore a nord-est nell' acqua di Iwoto a circa 1.250 chilometri a sud di Tokyo, verso le 15:40 di Domenica, dopo tremori vulcanici, della durata di circa mezz'ora, osservati al mattino presto sull'isola, secondo l'agenzia.
Potrebbe essere probabile che quest'anno assisteremo ad un El Nino di moderata intensità causato da una serie di eruzioni sottomarine,non resta che attendere l'esito nei prossimi mesi.
Fonte:
http://it.wikipedia.org/wiki/El_Ni%C3%B1o
http://sostenibile.blogosfere.it/2005/12/2005-anno-recor.html
http://expianetadidio.blogspot.com/2011/10/geotermiail-fattore-meno-conosciuto.html
http://www.indiadaily.com/editorial/1893.asp
http://en.wikinews.org/wiki/Underwater_volcano_erupts_in_Pacific_near_Japan
http://blog.focus.it/una-finestra-sull-universo/2011/12/28/unisola-neonata-nel-mar-rosso/
http://www.yomiuri.co.jp/dy/national/T120430003314.htm

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog