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Il ritorno di un capolavoro (al cianuro) dimenticato

Da Massmedili

Locandina Parenti serpenti

Grazie alle celebrazioni per i 95 anni di Monicelli (il prossimo 15 maggio)  che hanno provocato la ristampa in Dvd di questo capolavoro, oltre ad altri film del maestro viareggino.

Chissà perché proprio questo film rischiava di finire nel dimenticatoio. Forse perché il cast, in realtà azzeccatissimo, non vedeva attori di grande richiamo. Forse perché l’argomento, perfido, della dissoluzione dei rapporti famigliari, del cinismo di fondo della piccola borghesia nazionale, codina e baciapile, convinta della sua virtù ma pronta a qualsiasi bassezza pur di difendere i comodacci suoi, è fin troppo attuale per essere popolare.

Inutile raccontare la trama per chi l’ha già visto, perfido nei confronti di chi ha la fortuna di doverlo vedere ancora. Non sfigura di fronte ad altri capolavori di Monicelli, dalla Grande Guerra al Borghese piccolo piccolo, dall’Armata Brancaleone a, soprattutto, Amici Miei, forse quello a cui è più facile accomunarlo, spostando l’azione da Firenze all’Abruzzo di Sulmona durante nevosissime festività natalizie.

Commedia  nera con alcune battute memorabili e scene di realismo grottesco degne del miglior Bunuel, come quella della messa di mezzanotte con il prete che asciuga con uno straccio il piede del Gesù bambino dopo che è stato baciato da ogni fedele o il veglione di Capodanno del finale.

Da vedere o rivedere assolutamente.


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