Il pescatore [De Andrè]
All’ombra dell’ultimo sole
s’era assopito un pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.
Scena: vedo un pescatore (anziano), di sera, assopito.
Venne alla spiaggia un assassino
due occhi grandi da bambino
due occhi enormi di paura
eran gli specchi di un’avventura.
Scena: vedo un giovane, sconvolto. Inferisco che stia scappando.
Nelle prime due strofe quindi vengono introdotti i personaggi: il pescatore e l’assassino.
Si tratta del “set-up“, ovvero del chi/come/quando. Questi tre elementi hanno importanza ai fini del conflitto successivo (la richiesta del cibo) in quanto la minaccia dell’assassino è verosimile in un luogo isolato: una spiaggia di pescatori, di sera.
E chiese al vecchio dammi il pane
ho poco tempo e troppa fame
e chiese al vecchio dammi il vino
ho sete e sono un assassino.
A questo punto inizia la storia. Il colpo di scena genera il conflitto: il giovane chiede al vecchio pane e vino, dicendo di essere un assassino.
Il colpo di scena genera una serie di possibili biforcazioni della storia. Cominciamo ad avere una storia quando i personaggi si trovano in conflitto, hanno la possibilità di fare una scelta, cambiare.
Il conflitto non è chiuso finché mi pongo delle domande: che cosa fa l’assassino?
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
non si guardò neppure intorno
ma versò il vino, spezzò il pane
per chi diceva ho sete e ho fame.
E fu il calore d’un momento
poi via di nuovo verso il vento
davanti agli occhi ancora il sole
dietro alle spalle un pescatore.
Dietro alle spalle un pescatore
e la memoria è già dolore
è già il rimpianto d’un aprile
giocato all’ombra di un cortile.
L’assassino continua a fuggire e ricorda la sua infanzia (innocenza vs omicidio).
Vennero in sella due gendarmi
vennero in sella con le armi
chiesero al vecchio se lì vicino
fosse passato un assassino.
Altro colpo di scena che genera un nuovo conflitto, una nuova scelta.
Ma all’ombra dell’ultimo sole
s’era assopito il pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.
Quando scrivo una storia devo controllare le inferenze, il set-up e il conflitto. Devo generare nel lettore delle domande.
Storie: macchine che servono alle persone per provare emozioni indirette.
La canzone di De Andrè presenta una Struttura in 3 atti (deriva dalla tragedia greca): inizio, conflitto, scioglimento.
Il protagonista è colui che viene messo di fronte al cambiamento. Devo scegliere un personaggio in grado di generare un conflitto.