Qua le specialità dichiarate sono bistecche alla brace e pizze dolci. Con le dita incrociate sul tavolo preferiamo altro, ma una proposta stagionale suggerisce i carciofi in tutti i modi e una lavagnetta nera con gesso bianco gira per la sala di tavolo in tavolo a ricordare i piatti con tartufo nero e tartufo bianco. Il locale è semivuoto, fuori fa freddo e nessuno ha fretta. Ci piace, molto famigliare.
Come primo ordiniamo dei tortellini di carne in brodo e delle tagliatelle al tartufo. In attesa arrivano il pane e tre tipi di oli: extravergine di oliva, non filtrato o grezzo e mosto. Già questo mi lascia perplesso. Sul Garda terra di ottimi oli queste cose nemmeno le immaginano, è più probabile ci sia in tavola un olio ligure o toscano. I tortellini arrivano in un bel piatto fondo, penso ci siano solo in superficie, ma tutto è pieno di piccoli tortellini fatti a mano. Molto buoni, ma con una spolverata di formaggio e un goccio di vino rosso in aggiunta diventano ottimi. Tanti e ottimi.
I tagliolini conditi con del burro arrivano subito seguiti da carrello, tartufo nero, tartufo bianco e bilancino di precisione. Bianco, fette sottilissime cadono sulla pasta fumante. La quantità è a scelta del cliente. Buona scelta: pasta al dente, cottura giusta, condimento da capogiro. Ci viene suggerito un goccio di olio extravergine per condire la pasta, ma con attenzione ci viene portato in una ciotolina a parte quello più vecchio di un anno, perché meno piccante in bocca: toglierebbe la scena al tartufo. Locale semplice senza grandi pretese, ristorante di paesello con parroco a cena con piazza e birra, cucina buona e servizio gentile e attento. Complimenti: I'm lovin' it.
Per secondo ci gongoliamo con un tagliere di formaggi misti. Ci sono la pere a fette e il pane tostato condito con l'olio. Ci sono la robiola con i semi di finocchio, quella con i semi di papavero, quella coperta con le erbette. C'è il miele, c'è l'aceto balsamico ristretto e denso, c'è la marmellata di bucce di arancia candidte. Ci sono 3 fette grosse di 3 diversi tipi di formaggio. In una citolina ci sono dei bocconcini di un formaggio di poca stagionatura condito con olio e granelli di pepe. Qua sanno cosa fare con il latte.
Fuori fa freddo, il tempo passo e la neve resta. Con calma passiamo al turno dei dolci. Altra lavagnetta scritta a mano e scegliamo un piattino di cantucci con bicchierino di vin santo per inzuppare e da bere e, dopo avere appurato l'assenza di noci, del salame di cioccolato.
Il conto così riporta: 2 coperti 4 euro, 1 acqua 2 euro, 1 bottiglia di vino della casa 6 euro, tortellini 8 euro, tagliatelle 6 euro, tartufo bianco 2.50 euro al grammo per 11 grammi mangiati (!) ovvero 27.50 euro, formaggi 9.50 euro, 2 dessert 9 euro. Totale 72 euro: mangiata gustosa e di quantità. Il prezzo? Di solito la gente mangia anche meno tartufo, ma siamo golosi.






