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IL ROSSO È DI QUESTO MONDO (il mondo è Bello)

Da Tarocchipensiero @MichelPelucchi

IL ROSSO È DI QUESTO MONDO (il mondo è Bello)
 


IL ROSSO È DI QUESTO MONDO (il mondo è Bello)Il rosso è anche bello (suggerisce Hillman: «krasnyj, come dicono i russi, bello e rosso in un'unica parola»). Ma è anche rosso il fondamento sul quale poggia la Donna, l'eroe che ha raggiunto la verità nella lamina XVII – LE TOILLE (La Stella). È un eroe perché ormai è spogliato "di tutti gli attaccamenti che condizionano la nostra reale percezione delle cose".
Cristo lo aveva detto chiaramente: «Quando vi spoglierete senza provare vergogna, e vi toglierete gli abiti e li deporrete ai vostri piedi come bambini, e li calpesterete. Allora [vedrete] il figlio dell'Essere Vivente e non avrete paura» (Vangelo di Tommaso).
Anche Simone Weil ci ricorda (e a questo punto abbiamo tracciato una linea di continuità tra il Cristo e le sue “intuizioni pre-cristiane) che «Platone non dice ma implica che per DIVENTARE GIUSTI – ciò che esige la conoscenza di sé – bisogna divenire fin da questa vita nudi e morti».
 

Siamo eroi al pari degli “illuminati” di sempre, quando come loro abbiamo imparato a riconoscere che il fondamento stesso del mondo è bello, bellissimo, e che questo fatto corrisponde a Verità. Ad una Verità che implica però un “passaggio”, e dunque “la morte”, rispetto ai vecchi costumi, alle secolari prescrizioni che inducono la coscienza cum-calcare, piuttosto che animarla di una forza novella.
È utilissimo capire sempre in che modo, con che modalità stia operando il grigiore di chi vi vuol comandare negli atti e nei pensieri. Poiché se ancora non lo avete capito, il dominio sulle coscienze si attua non attraverso la povertà indotta, non attraverso i processi di de-alfabetizzazione (comunque nocivi!), ma attraverso una “pressione”, sempre più stretta, che soffoca la nostra capacità di essere sensibili. Sensibili al fatto che noi, il mondo, ha da
essere rispettato e, qualora fosse necessario, curato.
A questo riguardo non c'è religione, padre o famiglia o società che regga: SE VI SENTITE OPPRESSI, se vi sentite mancare un sano appetito per le cose più semplici della vita, quell'esperienza non è per voi «la forma, né la figura di un incontro con Dio». Poiché Dio è acceso, un Fuoco totale! come Mosé lo conobbe.
Uno degli attributi di Dio è di essere rosso, rosso; e questo per animarvi proprio come il sangue nutre il corpo e la mente, per scuotervi finché non ne sarete colmi da riversare nel fiume tutto il resto. Questo Dio soltanto sarà capace di rendervi “completi e totali” nella vostra esperienza della vita. È scritto infatti: «La pelle del suo volto era raggiante» (Esodo, 34, 35). Ed è, stando a Maimonide, Il più alto grado di Perfezione.
Allora il figli d'Israele, guardando la faccia di Mosè, la vedevano tutta raggiante. Poi rimetteva il velo sul viso, fino a che non ritornava a parlare col Signore. (Ibid.)
Pensate al rosso come al colore che più di tutto – e questo è confermato da una attenta osservazione della Natura – spicca e sa stagliarsi da uno sfondo che la civiltà tutta meccanica ha addirittura eroso, rivestendo la Terra Madre col nero catrame. Lo abbiamo detto prima: rispetto e cura.
Pensate cosa scrisse un eretico come Giordano Bruno: «Io mi presento come cittadino e domestico del mondo, figlio del Padre Sole e della Terra Madre, perché amo troppo il mondo...». Eretico pure, dovrebbe esserlo anche Franco Battiato che in un verso della sua meravigliosa canzone, Tutto l'Universo obbedisce all'Amore, canta: «Bisogna muoversi come ospiti pieni di premure, con delicata attenzione per non disturbare … ed è in certi sguardi che si vede l'infinito».
SPALANCATE LE BRACCIA, APRITE GLI OCCHI 

IL ROSSO È DI QUESTO MONDO (il mondo è Bello)
Di nuovo queste splendide NOTE DI SOLLECITUDINE
https://www.youtube.com/watch?v=Q0pH-AEtdgw

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