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Il ruolo dell' Arte nella Crescita Personale

Da Genna78

Il ruolo dell' Arte nella Crescita Personale

Il ruolo dell' Arte nella Crescita Personale
Ciao,
ti piacerebbe curare la tua crescita personale senza
dover per forza seguire “esercizi, metodi e pratiche”?
Difficile pensare di poter diventare più “resistente
nella corsa” se non ci si allena regolarmente ma nel
campo psicologico le cose non sempre stanno così,
esistono delle esperienze extra-metodiche che ti
permettono di attingere a “verità profonde” senza
uno sforzo "necessariamente metodico"! In modo
extra (fuori) dalla metodologia...oggi parliamo
di arte ed esperienza estetica...
Sei riuscito ad ascoltarlo? Più volte in questi anni
di psinel abbiamo parlato dei benefici legati alla
arte. Dal fatto che faccia bene ascoltare musica allo
effetto preventivo di apprendere una qualche arte
per difenderci dall'invecchiamento. Insomma l'arte
di cui parliamo da secoli perché la usiamo da
secoli per comunicare e non solo... potrebbe
essere davvero un veicolo per il miglioramento
personale?
Attenzione, non ti sto dicendo di studiare storia
dell'arte, anche se male non farebbe, quindi non
ti sto parlando di diventare “più colto” in questo
campo. Ma ti sto chiedendo di  sperimentare in
prima persona l'arte come mezzo per entrare in
contatto con parti di te che non conosci. Parti
che entrano in risonanza con il “messaggio”
che l'artista forse voleva veicolare. Su questo
tema esistono migliaia di pagine...
...dal punto di vista della filosofia (l'estetica) e
dal punto di vista ovviamente semeiotico, cioè
del cercare di capire come incide il messaggio
artistico sulle persone e sulla società. Ma in questo
post non voglio parlarti di quali sono le cose che
ci permettono di avere una esperienza estetica
ma di iniziare a considerare l'arte come un
ottimo cibo per nutrire la mente, anzi uno
dei migliori in assoluto.
Si perché forse il migliore resta ancora la natura
che come saprai incide positivamente sul nostro
cervello. Da una vita avrei voluto scrivere una
ANL su questo tema, ma mi sembrava così grande
da non poter proprio trarne una forma di “pratica”
... se hai ascoltato il podcast sai che si tratta di
una specie di paradosso...
...ti chiedo di “frequentare l'arte” perché è in grado
di darti “esperienze di crescita personale senza 
metodologia” (senza sforzi) ma chiedendotelo ti
esorto ad applicare un “metodo”, ecco il nostro
paradosso. E negli ultimi anni mi sono accorto
che dove c'è un paradosso c'è spesso una grande
verità ;) Ecco il nostro esercizio:
1) Frequenta luoghi artistici: organizzati e vai a
vedere, mostre, rappresentazioni, concerti insomma
qualsiasi forma d'arte a cui tu possa attingere. In caso
abitassi su un eremo, puoi sempre usare Internet...
sempre se c'è, ma il problema non si pone perché se
non hai internet non puoi leggere questo blog ;)...ok
questo è scontato ma meno scontato è...
2) Evita di prepararti: in altre parole, prima di andare
ad una mostra evita di leggere tutti i vari dépliant o
prenderti la classica guida. Entra nella mostra, guarda
i quadri e lasciati catturare da uno o più opere. Fai in
modo che sia il tuo gusto estetico a guidarti. Una volta
arrivato a casa, prendi i tuoi dépliant e leggili
tranquillamente, magari vai a conoscere la storia dei
quadri che ti hanno maggiormente colpito....ma fallo
dopo e non prima.
3) Fai lo stesso con "l'arte cittadina": cioè quando
visiti una città lasciati colpire dalle opere che trovi,
se vuoi fotografale, e solo dopo informati teoricamente
su cosa significano e chi le ha realizzate. Dobbiamo
far precedere il nostro gusto estetico alla conoscenza.
Ti ricordi quando abbiamo parlato del gioco del
combing? Ecco quello è l'atteggiamento adatto...
...aggirati per le città e lasciati sorprendere dalla cose
che vedi, senti e percepisci. Ovviamente, per pulire la
visuale da ciò che conosci esiste un metodo millenario...
4) La meditazione: sono molti i teorici dell'estetica che
ipotizzano praticamente ciò che i meditanti dicono da
millenni...cioè che si possa mettere da parte la propria
conoscenza, anche solo per qualche istante, al fine di
osservare la realtà in modo meno inquinato. Dall'epoché 
fenomenologica alla disidentificazione, esistono svariati
metodi...per me quello della meditazione o meglio della
presenza resta il migliore. Anche questo richiede
tanto buon allenamento.
Come avrai notato ho reso più che semplice i motivi
per cui dovresti frequentare l'arte. Come ti dicevo
tutta la cultura si è cimentata sul concetto di arte, dal
che cosa significhi alla sua semeiotica. La psicologia
ovviamente si è occupata degli effetti sulla mente, in
una sorta di semi semeiotica della mente...
...la crescita personale invece raramente si è occupata
di arte, tranne per qualche eccezione riferita a film o
alla lettura delle bibliografie. Invece sono certo che ci
sia molto di più, ed infatti in molte culture orientali
l'arte è vista come una sorta di meditazione, sia per
chi la contempla e sia per chi la "esercita". Qualcosa
di simile esiste anche nel Cristianesimo...
Insomma, la prossima volta che ti avventuri in un
qualsiasi luogo, prova a farti prendere dall'arte di
quel posto, di qualunque arte si tratti. Anzi per me
sarebbe bene chiedersi continuamente, che cosa
c'è di artistico in questa esperienza? Lo so che
non tutti i critici sarebbe d'accordo e chiedo venia
ai veri appassionati di "estetica" per come ho
semplificato concetti molto complessi...
...ma penso che questi "esercizi" possano fare bene
alla nostra arte. Tu che rapporto hai con l'arte?
Fammi sapere la tua opinione e se ti e piaciuto
il post clicca su mi piace ed aiutami a
condividerlo.
A presto
Genna
Note ed approfondimenti:
Ho tratto spunto dalla terminologia di Gadamer non
perché lui abbia parlato in questi termini della verità,
in quanto fonte di crescita personale. Quindi si tratta
di una mia personale interpretazione del suo extra-
metodico, che credo valga anche nel nostro campo.


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