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Il salto della rana, di Paola Rondini

Creato il 28 ottobre 2014 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

Copia di Copertina Il salto della ranaAutore: Paola Rondini
Titolo: Il salto della rana
Anno: 2014
Pagine: 144
Casa Editrice: Fernandel
Formato: brossura
Prezzo: 12 euro

Trama
A Milano è mattina presto quando l’attenzione di Emma viene catturata da un’auto che parte a tutta velocità, sbanda e si dilegua. Da questa scena, che si svolge nel silenzio surreale e cinematografico di una città deserta, ha inizio un’avventura che la porterà verso scenari lontani e profondamente interiori, fra realtà e suggestione, tensioni erotiche e solitudini, amore materno e abbandono, L’agenzia pubblicitaria per cui lavora la vuole in Arizona per il lancio di un nuovo marchio. Lì, in un’ambigua struttura altamente tecnologica, “il Cubo”, sono riuniti creativi, tra cui Nlkandros, responsabile del progetto. Fra Emma e Nlkandros nasce una pericolosa attrazione, che la risucchia in un limbo magnetico e straniante. Personaggi uniti da moderne alienazioni si troveranno ad agire insieme in un luogo al confini con la morte, affinché Emma, dopo aver volato e nuotato, respirato in aria e in acqua come una rana, “il più bello, il più perfetto degli anfibi”, faccia quel salto e torni a casa…

Giudizio
La prima cosa che colpisce il lettore, nella scrittura di Paola Rondini, è il suo altissimo livello di precisione e dettaglio. Forse persino esagerato, perché la scelta di non lasciare al lettore nessun dubbio su quel che viene descritto porta a volte a zavorrare la narrazione con dettagli non utili, come in questo esempio:

“L’assistente asiatico, trascinando la bestiola sciancata, mi fece un gesto di saluto a cui risposi con un sorriso. Il trio ansimante svoltò all’incrocio e scomparve dietro un edificio con una corte interna e, in mezzo, un’aiuola delimitata da una siepe.”

Ma se come lettori si accetta questo patto, ovvero di non avere spazi di immaginazione propri nemmeno sui dettagli insignificanti, è poi piacevole scivolare su pagine scritte in un italiano perfetto e senza cadute di stile.
Detto dell’indubbio valore linguistico del romanzo, veniamo alla storia.
È un po’ difficile definirne il genere: non è un noir e nemmeno un giallo, questo è certo. Direi piuttosto che rientra nell’ambito della narrazione onirica e psicologica.
Personalmente, la storia in sé non mi ha particolarmente emozionato né coinvolto.
Quel che accade a Emma, la protagonista, non ha grandi appigli attrattivi: lei, pubblicitaria, vola in Arizona a cogliere l’occasione della sua vita scegliendo il nome di una collezione di moda, e lì…non accade praticamente nulla di memorabile, o che venga voglia di raccontare agli amici la sera a cena.
Il “mondo della moda” è rappresentato da uno stilista noioso e da qualche assistente evanescente di cui non resta traccia nella memoria, mentre l’ambiente iper competitivo delle agenzie pubblicitarie scompare quasi subito dalla scena, appena alla protagonista vengono consegnati il biglietto dell’aereo e “carta bianca” per raggiungere l’obiettivo.
Il colpo di scena c’è, e ovviamente non lo riveliamo, ma è più utile a spiegare gli aspetti insoluti e chiudere la storia che a dare le vibrazioni mancate nelle oltre cento pagine precedenti.

È invece evidente la capacità di Paola Rondini di disegnare compiutamente e in modo approfondito il carattere psicologico dei personaggi, le loro vulnerabilità e le loro paure. Da questo punto di vista, il romanzo offre quel piacere che la trama non concede.
I personaggi principali sono peraltro tutte donne, e quello della madre è indubbiamente riuscito e coinvolgente.

Giudizio finale: se amate le cose scritte bene, e vi piace che le personalità dei personaggi vengano descritte e scandagliate a fondo, leggetelo e sarete soddisfatti. Rondini riesce nello scopo con mestiere e professionalità. Se cercate un trama appassionante, una storia che vi afferri per i piedi e non vi molli fino alla fine…beh, non è questo il romanzo che fa per voi.Paola-Rondini

Sull’autrice
Paola Rondini è nata a Città di Castello, dove è tornata a vivere dopo molti viaggi e soggiorni all’estero. Ha esordito con il romanzo “Miniature” nel 2007. “Il salto della rana” è il suo terzo romanzo.

Marco Zanette



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