Il san valentino dei tipi strani.

Creato il 15 febbraio 2015 da Amaranthinemess @AmaranthineMess
Vi è mai capitato di cadere in un amletico dilemma e di chiedervi chi siete in realtà? Vi è mai capitato di scoprire cose di voi che non avreste mai sospettato? Ma soprattutto, vi è mai capitato di dormire più di 12 ore di fila? Se la risposta a queste domande è allora questo è il post che fa per voi. Se è no, siete dei figoni.
Oggi è San Valentino, sì.
No, se ve lo state chiedendo, io e il sig. Mess non abbiamo fatto nulla di particolare ma noi siamo due tipi strani.
Non festeggiamo San Valentino come non festeggiamo il nostro anniversario (ohibò, no, vade retro oh nostro anniversario!).
Tuttavia, oggi, abbiamo fatto delle cose ed è stata una bella giornata.
Innanzi tutto, abbiamo dormito. Ma tanto.
Vengo da un paio di settimane che mi hanno tolto la vita e questo weekend è il primo, dopo tempo, in cui posso permettermi di non fare un emerito cazzo.
Essia.
Ho dormito da ieri sera a questo pomeriggio, ininterrottamente e non me ne vergogno.
Appena svegli ci siamo preparati per uscire, poi siamo rimasti svariati minuti a guardare la partita di rugby dell'Italia che ha iniziato gasatissima. Poi quando l'Inghilterra ha iniziato a picchiare tutti ci siamo intristiti e siamo usciti di casa.
La prima tappa è stato un posto, qui a Sesto, che ogni volta che ci passo davanti (la bizzarra distribuzione di pronomi relativi di questa frase..) dico a Marco domenica ci svegliamo presto e veniamo a far colazione qui. Come intuirete non è mai successo in quattro mesi di vita sestese che i coniugi Mess si siano svegliati presto la domenica.
Poco male perché anche se era sabato ed erano le cinque del pomeriggio siamo entrati e abbiamo fatto colazione.

La seconda tappa è stata un El Dorado altrimenti conosciuto col nome di enorme negozio strapieno di cineserie (e non) di ogni ordine e categoria.
Comprare minchiate a mezz'euro riempie di una certa soddisfazione.

La terza tappa è stata un'hamburgeria.
La domanda che si è appena aperta in un pop-up nella vostra mente è ma non hanno appena finito di far 'colazione' sti due? Sì, più o meno ma le dinamiche mangerecce di questa famiglia sono imperscrutabili, facciamocene una ragione. Lì ho preso un caffè americano che sapeva di frizione bruciata ma mi è stato servito in un bicchiere che, come dicono i miei colleghi tunz tunz para para tunz era TOP!

Quarta ed ultima tappa è stata la perdizione ovvero la nostra nuova fumetteria del cuore here in Sesto.
Siamo entrati tanto per vedere a che numero è arrivato D.gray-man e siamo usciti con un sacchetto pieno di fumetti del tipo Hellsing, Berserk, The Cannibal family, Batman e il mio tanto desiderato Wolverine Sex+Violence.

Avere di nuovo una fumetteria del cuore è strano. E' quella parte della me che ho abbandonato un po' di tempo fa. Sì, ho continuato a coltivarla, a volerle bene, ma era messa un po' di lato.
Questa settimana inizia e si conclude con una rivalutazione di quel pezzo di me.
Per tanto tempo ho creduto - forse ancora credo - di poter essere o quella dei fumetti e degli infiniti smanettamenti al pc o quella dei libri e di tutte le altre cose intellettuali.
Questa settimana però ho messo a servizio del mio intelletto le mie capacità da smanettona ed è andata bene. Assieme al mio gruppo di lavoro abbiamo preparato un piano di comunicazione per un brand ed io ho fatto la presentazione power point e un video in flash - se mai avrò l'ok dai piani alti vi mostrerò tutto.
Nei giorni scorsi ho passato più ore con Photoshop, Illustrator e compagnia che con Marco ma ne sono uscita soddisfatta, appagata, con in testa la frase se potessi fare questo per il resto della mia vita sarei felice.
Un professore, al master, ci ha dato una cosa bellissima. Lui lo chiama canvas, è una tela, una tela bianca organizzata in sezioni ognuna delle quali mi chiede chi sono, cosa voglio, in che direzione sto camminando. Ci ha chiesto di rispondere a tutte quelle domande ma solo scrivendo su post-it così possiamo sempre cambiare idea, cambiare post-it.

Credevo che un'attività di questo tipo avrebbe potuto spiazzarmi, destrutturarmi completamente, invece, con mia somma sorpresa, mi sono rivelata estremamente coerente con me stessa. Leggendo il mio canvas ho scoperto di avere un'identità, un obiettivo e una direzione.
Buona notte e buon S. Faustino a tutti :)

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