Il sangue di Abele
La seguente sinossi e’ tratta dal sito de La Feltrinelli:
La voce postuma di padre Zef, sulla scia di Arcipelago Gulag del grande Aleksandr Solženicyn, rompe il silenzio sulle persecuzioni e sugli abomini perpetrati dal regime comunista di Enver Hoxha ai danni degli ordini religiosi e degli oppositori politico-intellettuali in Albania al tempo della dittatura. Torture, mortificazioni, sevizie, esecuzioni sommarie sono i raccapriccianti scenari dai quali si innalza il desiderio di libertà e la fede di un martire contemporaneo. Dal testo emerge la drammatica verità storica sul vero volto del comunismo albanese: un esperimento di scienziati politici criminali che riduce la nobile nazione balcanica a laboratorio di ingegneria sociale. Un enorme stato-lager dove, in nome dell’utopia ateo-marxista, l’individuo è privato della sua dignità e umanità. Al pari de “Il libro nero del comunismo” (curatore dell’opera fu lo storico francese Stéphane Courtois) il testo si presenta così anche nelle vesti di saggio storico su vicende ancora ignote a gran parte dei lettori occidentali. Padre Zef è un martire che ha vissuto la gran parte della sua vita nelle prigioni comuniste, sottoposto a torture inumane, persecuzioni e sofferenze psicofisiche inimmaginabili. Senza mai piegarsi, nemmeno per un istante, senza mai rinnegare Gesù Cristo, ha accettato con quella forza, che è solo della speranza e della fede, il suo doloroso destino. In queste pagine sono descritte le persecuzioni e le torture messe in atto dal regime ai danni del clero cattolico, degli intellettuali, degli imprenditori e dei commercianti. La prefazione alla edizione italiana è del Presidente Silvio Berlusconi.
Il libro e’ stato pubblicato dalla casa editrice Diana.
Su Radio Radicale e’ disponibile l’audio della conferenza stampa della presentazione del libro di Zef Pllumi, tenutasi lo scorso 6 marzo. Presente alla conferenza anche Silvio Berlusconi, a cui si deve la prefazione del libro.