Saluto con grandissima gioia la prima creatura di carta di Alessandra Pigliaru , con l'augurio, accompagnato dalla certezza , che a questa ne seguiranno molte altre presto.
[...] Allora la vendetta sarà quella di colui che subisce l'offesa come oltraggio al proprio onore ed è pronto a ripararlo provando piacere e cessando la collera. Vendicarsi non persegue il piacere fine a se stesso ma genera piacere al posto del dolore. Per trovare riparo all'offesa il vendicativo deve mettere al mondo qualcosa che necessariamente prenda il posto del risentimento. Sembra che lo stato collerico non possa essere dissipato da sé, ecco la ragione per cui Aristotele ne evidenzia il carattere di scacco.[...]
La dedica personale è per me un enorme privilegio. La custodisco come si può fare con il più prezioso dei doni e la considero tale.
Il sangue privato è dedicato
che ha saputo insegnarmi
il guadagno del perdono
Questa voce è stata pubblicata in Cittadinanza, Frammenti, Recensioni e contrassegnata con alessandra pigliaru, Cesare Beccaria, Giusy Calia, I Cento Talleri, il sangue privato, onore, Pietro Verri, Scipione Maffei, Sebastiano Ghisu, vendetta. Contrassegna il permalink.