Il satellite CleanSpace One in fase di aggancio del satellite rifiuto
Intorno al nostro pianeta orbita un’infinità di rottami spaziali come detriti, dai satelliti in disuso ai moduli e agli stati esauriti dei vettori che possono essere grandi anche quanto un autobus. Ad oggi si stimano circa 16 mila rifiuti grandi meno di 10 centimetri che si comportano come veri proiettili pronti a colpire e danneggiare i satelliti attivi. Un esempio lampante è quello del satellite americano Iridium, che nel 2009 è entrato in collisione con detriti russi causando danni per oltre 55 milioni di dollari anche a satelliti adiacenti. Lo scorso anno, invece, a causa di uno sciame di rifiuti elettronici fu evacuata con urgenza la Stazione spaziale internazionale.
Per arginare questo problema l’École polytechnique fédérale di Losanna (Svizzera) ha progettato di lanciare nello spazio un satellite spazzino, oh, pardon, “operatore ecologico”. CleanSpace One avrà il compito di raccogliere detriti pericolosi, agganciandosi ad essi, e lanciarli nell’atmosfera in cui possono disintegrarsi.
CleanSpace One verrà lanciato in orbita tra il 2015 e il 2016 e sarà realizzato interamente dalle università, ha spiegato Muriel Richard dell’EPFL. Il satellite costerà 10 milioni di franchi svizzeri (8 milioni di euro) e si aggancerà alla stazione Swisscube, messa in orbita nel 2009, o al TIsat-1.
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