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Il secondo autogoal di Trenord

Creato il 29 gennaio 2013 da Db @dariobonacina

Nella prima metà di dicembre, Trenord ha fatto subire al suo personale e ai suoi passeggeri seri problemi organizzativi: una piattaforma gestionale non adeguatamente collaudata ha perso i turni di lavoro dei ferrovieri e questo si è tradotto in un caos che ha portato a notevoli ritardi e a numerose cancellazioni di treni. In questo post avevo buttato lì un pensiero, dettato dalla mia modesta esperienza nei sistemi informativi e gestionali:

Riflessione da tecnico: mi auguro che questi “buchi” nei turni degli orari di lavoro non si ripercuotano in altri “buchi” negli stipendi dei ferrovieri, che hanno effettivamente lavorato nonostante il loro turno non fosse registrato e formalizzato sul sistema.

Cosa credete sia successo? Lo scopriamo dalle news di questi giorni (riporto qui l’estratto di un articolo de “La provincia di Lecco”):

L’incubo della settimana nera di dicembre sulle linee TreNord prosegue. Questa volta però non si tratta delle costanti giornate di passione dei pendolari, ma degli stipendi dei ferrovieri che in busta paga si sono ritrovati anche con 200 o 300 euro in meno.
La disfatta del sistema informatico «Goal rail» e il passaggio al vecchio software avrebbe disperso i dati sulle prestazioni del personale: straordinari, lavoro notturno, festivi, diaria di trasferta e condotta. La denuncia arriva dal sindacato autonomo Or.sa. Insomma, il blackout del mai collaudato sistema informatico ha avuto ripercussioni anche sulla contabilità inghiottendosi le ore trascorse dai ferrovieri sui treni. Morale: TreNord non sapeva più quanto spettava ai propri macchinisti e capitreno.



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