Donal Boyd
“Ma porta bene oppure no, l’anno del Cavallo”. Susi (Tzu-Si) mi guarda, appoggia la testa sulla spalla destra. Ha una gran pazienza con me, come quando mi ha tradotto titolo e sottotitolo di una pagina del settimanale dei cinesi in Italia, cercando di insegnarmi a leggere l’ideogramma Italia, tre segni curvati in rosso di cui il primo mi ricorda la stilizzazione del vecchio signor Bonaventura (ma è davvero una mia bizzarria visto quanto sono eleganti e sinuose quelle tre pennellate di rosso). Io li ho già scordati, glielo richiedo.
“Ah, quindi Italia è una scomposizione di tre sillabe?” Susi ha la flemma di un diplomatico da stereotipato racconto inglese e si impegna a rispondermi senza dare segni di insofferenze, ma chissà cosa avrebbe voluto davvero dirmi.: “No, no, non sono sillabe italiane, questo significa Italia e queste sono le foto della comunità cinese.” Siamo ad un passo dal Capodanno lunare e sono giorni che la comunità cinese si sta svuotando, perché chi ha potuto è andato a festeggiarlo in Cina.
“Ah, ma sarà un buon anno o no”. Io continuo a domandare. “Si, è un buon segno il Cavallo”.
“Davvero? Sono anch’io del Cavallo – non so che significa ma sono anch’io nata sotto questa parte di oroscopo cinese – è un buon segno?” (Da oggi in poi la chiamerò Susi la paziente, perché non mi manda a quel paese ma cerca di impegnarsi a rispondermi, nonostante ci siano altri clienti).
“Dunque, dipende. Se è un Cavallo diurno o se è serale”.
Poi il terzo figlio la chiama, e lei mi saluta e va a rispondergli, ossia ritorna alle cose serie. Io finisco il caffè al ginseng e la raggiungo per salutare. Domani ci sarà baldoria nel quartiere, comincia la Festa di Primavera, il Capodanno Lunare, e perché mai non posso\possiamo anch’io\ anche noi festeggiarlo un secondo Capodanno? Evviva evviva e ci saranno colori e si sentirà un po’ di festa.
No? Si!
Perché qui oggi è tutto un grigio e una pioggia mista a neve, e un po’ di rossi e botti per cacciare l’inverno non faranno poi così male alla melanconia reggiana. A fianco del bar, il parrucchiere (anche quello gestito della famiglia di Susi) è pieno di ragazzi con le più strambe capigliature in voga al momento. Saranno pure di origine cinese gli adolescenti di questa Chinatown ma a me sembrano pavoni in amore tali e quali agli adolescenti italiani e le loro capigliature ingessate di gel e di strane rasoiate di macchina tagliacapelli. La vanità è un ottimo aggregante sociale, non ci avevo accora pensato. In tutti i modi, buon secondo Capodanno. Questo sarà l’anno del Cavallo, pare porterà bene.
Nome cinese: Ma
Ora corrispondente: dalle 11.00 alle 13.00
Mese corrispondente: giugno
Elemento fisso: Fuoco La fortuna
Colori: rosso, arancio
Pietre: rubino spinello, opale di fuoco, granato, diaspro rosso
Direzione da seguire: sud
Stagione più fortunata: estate
Organi più delicati: cuore, intestino tenue
Sapore da preferire: amaro
Sentimento da controllare: entusiasmo eccessivo
Piante: palma, arancio
Profumo: agrumi
Luoghi congeniali: ambienti di spettacolo, luoghi di vacanza, stadi, campi sportivi