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Il segno di Ra

Da Marcoscataglini
Ho preso una fissa per la serendipità, lo confesso. Sapete, quel fenomeno per cui cerchi una cosa e invece ne trovi un'altra, più preziosa, alla quale non avevi pensato. Centinaia di ricercatori hanno fatto le loro scoperte in questo modo: basti pensare alla Pennicillina! Bene. Anche in fotografia le cose vanno così: progetti qualcosa, lo studi, lo valuti e cerchi di realizzarlo nel modo in cui lo hai pensato. E invece interviene la serendipità, il caso, e le cose vanno diversamente. Cioè vanno meglio.
Il segno di Ra
Sto lavorando sui Solargraphs, le esposizioni lunghe diversi mesi che servono a fermare sulla superficie sensibile (carta fotografica) la traccia del percorso del sole. E' un'iniziativa che fa parte del progetto "Timeless-Scapes" e che -per ovvi motivi- procede molto lentamente. Quasi due mesi fa avevo sistemato delle fotocamere stenopeiche per solargraphs a Respampani. Purtroppo, le fascette di plastica con cui le avevo fissate hanno ceduto, e le fotocamere si sono "sbracate"! All'inizio mi sono arrabbiato molto: non è proprio una foto che puoi rifare in un attimo! Ma poi, guardando il risultato, mi sono ricreduto. La foto sopra è tratta dalla principale delle fotocamere: si vedono bene le due distinte tracce del sole (che sarebbero dovute essere parallele), una creatasi all'inizio, e una successivamente al cedimento. Sul cielo si disegna quello che a me ha fatto pensare all'occhio di Ra, la divinità egizia rappresentata appunto come un occhio (chi non ricorda "Eye in the sky" di The Alan Parsons Project?). La foto "corretta" mi sarebbe sicuramente piaciuta. Questa... di più!

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