Manuela Mazzi non è nuova nel mondo dell’editoria, ha alle spalle altri tre romanzi. Il segreto della colomba si presenta come un lungo thriller articolato in brevi capitoli e giocato su pochi personaggi principali, il cui peso è dato proprio dal rapporto con i secondari.
Un segreto da nascondere o comprendere, un interesse che diventa ossessione, un amore che si trasforma in fanatismo.
Il prof. Sabatano – esperto di rocce – durante un’esplorazione in montagna, si ferisce in una caduta e viene soccorso da Chris, pilota di elicotteri, e Paride, giovane mineralista. In poco i due verranno coinvolti dall’uomo soccorso per salvare la figlia Prisca sparita in Scozia inspiegabilmente. A dare l’allarme è il fidanzato.
Si equipaggiano celermente e partono per la missione segreta, in Scozia. Sabatano è uno dei dodici custodi della Pietra del Destino, su cui Prisca stava effettuando ricerche per la tesi. Le indagini porteranno i due a conoscere profezie e segreti antichi, fino a scoprire la più impensabile delle verità. Ci sono curiosità che possono indurre ad atti disumani, mascherare intenzioni e identità diventa un’arte.
La struttura del romanzo è ben tenuta e i profili psicologici delineati con accortezza, specie quello del rapitore Melchisedek. Tuttavia la storia finisce per allungarsi un po’ troppo. Tutte le volte che si crede di essere giunti alla soluzione, salta fuori un indizio nuovo o un sospetto che rendono un po’ inverosimile tutto l’avvicendarsi. Le indagini, infatti, durano solo una settimana, eppure di avvenimenti ne succedono tanti: rapimenti, delitti, colloqui. Fondamentali, tra l’altro, le leggende (e i dettagli ad esse legate) che fanno da sfondo all’intera vicenda. Il finale, poi, per quanto lontano dalle interpretazioni del lettore, resta vago.
Susanna Maria de Candia
Manuela Mazzi, Il segreto della colomba, Photo Ma.Ma Edition, pp. 400, 17 euro.