IL SENSO DEL NATALE autore :katia rosa boni+
Natale…una parola da scandire piano, sillaba per sillaba…NA-TA-LE- quasi un “gorgottio”, un suono infantile, da
sussurrare appena per non disturbare chi ha deciso, come me, di addormentarsi alla vigilia e svegliarsi con il
nuovo anno, per non vivere il senso di vuoto e di solitudine che da sempre, mi attanaglia.
Il Natale è una festa meravigliosa da vivere in famiglia, con pranzi importanti, con giochi, con la tombola, in
compagnia, in allegria…certo, con i “parenti serpenti”, no, grazie, io non ci voglio stare, con la famiglia…quale?
Un compagno da cui mi voglio separere, i bambini, loro sono felici sempre, perchè “comprare” il loro
affetto con doni proprio a Natale, quando il senso del Natale è…volersi bene, leggersi nei cuori, essere
solidali…ma poi perchè solo a Natale, non possiamo essere educati e civili tutto l’anno?
Ieri ho guardato negli occhi mia nonna che ha 84 anni…nel suo sguardo un bisogno intenso di aiuto, mentre le
sue parole mi sussurravano perdono per non riuscire a provare gioia per il Natale, per sentire il desiderio, di
restare da sola, e questo senso di abbandono è un segno che lei se ne sta andando, piano, piano, con
rassegnazione, stanca della vita e del peso anche del Natale.
Perchè enfatizziamo sempre ogni cosa? Perchè io, che sono la compagna di un uomo separato con due
figlie grandi nate dal precendente matrimonio, devo, anche a Natale subire il peso di questa famiglia
allargata e preparare il pranzo ed i regali per tutti, perchè? Perchè è Natale, eppure lo faccio già durante
tutto l’anno…
Mio Signore, io Ti Ringrazio per avermi messa al mondo
però oggi mi è stato detto
che fra sei mesi, o forse un anno,
se non accetto di curarmi
Tu mi rivuoi accanto a Te
ed io ho accettato la proposta
Piango solo per egoismo
piango perchè non voglio lasciare i miei bambini
eppure loro Signore
staranno bene anche se non sarò con loro tutti i giorni
a rassicurarli e spesso anche a gridarli
perchè una mamma sà
cos’è meglio per loro
ed io non voglio che loro mi vedano ammalata
voglio che mi vedano come sono, ora e per sempre.
In questi giorni, sto scrivendo loro delle lettere
che potranno leggere ogni giorno della loro vita
quando avranno voglia
di sapere, la loro mamma, quali pensieri aveva per loro,
sono lettere bagnate da lacrime
che certamente il tempo asciugherà,
che bel regalo avranno i miei figli per Natale…
+++fine+++