Le bomboniere sono tristi perché te le devi portare a casa comunque e non ti serviranno mai a niente se non a dover spolverare di piú, e staranno lí, a ricordare niente, se non che la festa é ben riuscita e il pesce era buono.Le bomboniere avanzano sempre. Come le persone. I biglietti da visita sono tristi perché c´é tutta la formalitá che uccide quello che potrebbe essere decisamente piú umano. Ti dó il mio numero cosí un giorno mi chiamerai, tipo se avrai bisogno di me. Sono tristi perché ce li scambiamo con speranze sbagliate, sono tristi perché li facciamo stampare senza sapere a chi li daremo un giorno e quale sentimento proveremo nell´unirci a un´altra mano attraverso quel piccolo ponte fatto di carta. La fotografia mentre abbracci il tuo ex, o il tatuaggio con il suo nome sono tristi, perché sono segni di contorni il cui contenuto é svanito, crudeli ti ricordano le cose piú belle che mancano e mai la cattiveria che ci siamo scambiati, mai i motivi di amori estinti. Eléna ha diciasette anni e una pelle bianca come il borotalco. Vive con la sua famiglia a Kezelevo situata a 60 km piú a sud di San Pietroburgo, una grande periferia quasi dimenticata dalla grande cittá. Lei é bianca, come la Russia che é bianca come il cielo, come la neve che fiocca ininterrottamente, che é bianca come i laghi gelati e le stalattiti di ghiaccio sotto le macchine. Ma se fosse completamente bianca si vedrebbe ogni angolo dell´anima e non avrebbe segreti per papá Sergej e mamma Nadyenka. Invec Continua a leggere
Magazine Cultura
Le bomboniere sono tristi perché te le devi portare a casa comunque e non ti serviranno mai a niente se non a dover spolverare di piú, e staranno lí, a ricordare niente, se non che la festa é ben riuscita e il pesce era buono.Le bomboniere avanzano sempre. Come le persone. I biglietti da visita sono tristi perché c´é tutta la formalitá che uccide quello che potrebbe essere decisamente piú umano. Ti dó il mio numero cosí un giorno mi chiamerai, tipo se avrai bisogno di me. Sono tristi perché ce li scambiamo con speranze sbagliate, sono tristi perché li facciamo stampare senza sapere a chi li daremo un giorno e quale sentimento proveremo nell´unirci a un´altra mano attraverso quel piccolo ponte fatto di carta. La fotografia mentre abbracci il tuo ex, o il tatuaggio con il suo nome sono tristi, perché sono segni di contorni il cui contenuto é svanito, crudeli ti ricordano le cose piú belle che mancano e mai la cattiveria che ci siamo scambiati, mai i motivi di amori estinti. Eléna ha diciasette anni e una pelle bianca come il borotalco. Vive con la sua famiglia a Kezelevo situata a 60 km piú a sud di San Pietroburgo, una grande periferia quasi dimenticata dalla grande cittá. Lei é bianca, come la Russia che é bianca come il cielo, come la neve che fiocca ininterrottamente, che é bianca come i laghi gelati e le stalattiti di ghiaccio sotto le macchine. Ma se fosse completamente bianca si vedrebbe ogni angolo dell´anima e non avrebbe segreti per papá Sergej e mamma Nadyenka. Invec Continua a leggere
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Odori, profumi, percezioni, aromi e feromoni agguerriti.
Dovrebbe essere Primavera conclamata anche oggi, venerdì 17 Aprile 2015. Dovrebbe manifestarsi in tutto il suo splendore questa stagione “di mezzo” fatta di... Leggere il seguito
Da Gattolona1964
DIARIO PERSONALE, PER LEI, RACCONTI, TALENTI -
SEGNALAZIONE - Attraverso L'universo di Michela Mastrangelo
TITOLO: Attraverso L'universoAUTORE: Michela Mastrangelo EDITORE: Self-PublishingGENERE: RomancePREZZO: eBook 0,99 €PAGINE: 154TRAMA«..Il fatto è che ultimament... Leggere il seguito
Da Nel
CULTURA, LIBRI -
Buon giorno particolare, ossia, i colori nel wc
Potrebbe essere considerato un po' poco appropriato parlare dei bisogni corporei ma, diamine, tutti andiamo di corpo e guai se non succedesse, si potrebbe finir... Leggere il seguito
Da Marta Saponaro
CULTURA, DIARIO PERSONALE, PARI OPPORTUNITÀ, PER LEI -
Le domande dell’infanzia narrate da Paolo Di Paolo
di Rossella Gaudenzi Paolo Di Paolo Le domande dell’infanzia narrate da Paolo Di Paolo – Intervista all’autore di La mucca volante L’ultima cosa che io, e... Leggere il seguito
Da Viadeiserpenti
CULTURA, LIBRI -
Shampoo a secco: ma funzionerà mai?
C’era una volta una povera fanciulla con i capelli brutti e sporchi, che non aveva tempo di lavarli perché era oberata da impegni di ogni genere (scusate le... Leggere il seguito
Da Rory
CULTURA, MUSICA -
Più lontana della luna (P. Mastrocola) - Venerdì del libro
Un tuffo negli anni settanta. Questo è stato, per me, leggere Più lontana della luna, di Paola Mastrocola. E' stata proprio questa l'ultima lettura del mese di... Leggere il seguito
Da Stefania
CULTURA, LIBRI -
Pavimenti laminati: tutto quello che c’è da sapere
La sostituzione di un vecchio pavimento a piastrelle con una superficie in legno rappresenta un'esigenza estetica comune, spesso dettata dalla necessità... Leggere il seguito
Da Nicolasit
LIFESTYLE






