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“Il sentiero dei profumi” di Cristina Caboni

Da Vivianap @vpicchiarelli

2ltgi2sElena non si fida di nessuno. Ha perso ogni certezza e non crede più nell’amore. Solo quando crea i suoi profumi riesce ad allontanare tutte le insicurezze. Solo avvolta dalle essenze dei fiori, dei legni e delle spezie sa come sconfiggere le sue paure. I profumi sono il suo sentiero verso il cuore delle persone. Parlano dei pensieri più profondi, delle speranze più nascoste: l’iris regala fiducia, la mimosa dona la felicità, la vaniglia protegge, la ginestra aiuta a non darsi per vinti mai. Ed Elena da sempre ha imparato a essere forte. Dal giorno in cui la madre se n’è andata via, abbandonandola quando era solo una ragazzina in cerca di affetto e carezze. Da allora ha potuto contare solo su sé stessa. Da allora ha chiuso le porte delle sue emozioni.  Adesso che ha ventisei anni il destino continua a metterla alla prova, ma il suo dono speciale le indica la strada da seguire. Una strada che la porta a Parigi, la capitale del profumo, dove le fragranze si preparano ancora secondo un’arte antica. Le sue creazioni in poco tempo conquistano tutti. Elena ha un modo unico di capire ed esaudire i desideri: è in grado di realizzare il profumo giusto per riconquistare un amore perduto, per superare la timidezza, per ritrovare la serenità. Ma non è ancora riuscita a creare l’essenza per fare pace con il suo passato, per avere il coraggio di perdonare. C’è un’unica persona che ha la chiave per entrare nelle pieghe della sua anima e guarire le sue ferite: Cail. Cail che conosce la fragilità di un fiore e sa come proteggerlo e amarlo. Perché anche il seme più acerbo, quando il sole arriva a riscaldarlo, trova la forza di sbocciare. Il sentiero dei profumi è un debutto italiano che è già un fenomeno editoriale internazionale. Conteso in patria dagli editori, è stato venduto in tutta Europa. Cristina Caboni è un’autrice che conquista ed emoziona, che commuove e stupisce. E lo fa con una storia indimenticabile sulle insicurezze dell’animo umano e sul coraggio per affrontarle. Sulle cicatrici del passato che solo l’amore più profondo può rimarginare.

Ennesimo debutto italiano, così recitano le cronache, diventato fenomeno editoriale ancora prima di uscire. Intendiamoci, l’atmosfera è fantastica: l’universo dei profumi, il loro significato (si strizza un po’ troppo l’occhio a “Il linguaggio segreto dei fiori“, a dirla tutta), una tradizione di profumiere di famiglia lunga secoli, Parigi, Firenze e, ovviamente, c’è lui: l’uomo perfetto che non ti aspetti. Perché difficilmente esiste, aggiungo io. Ed è proprio in questa (non) storia d’amore che si concentra la debolezza del romanzo, a mio avviso. Troppo irreale, troppo romantica, difficilmente credibile. Se a questo aggiungiamo anche l’eccessivo ricorse alle descrizioni, minuziose e ridondanti, potrei tranquillamente affermare che si potevano evitare almeno un centinaio di pagine.

Tutto sommato, però, è una lettura che lascia un senso di appagamento e di quiete, aspetto da non sottovalutare.


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