L'attaccamento del pubblico per quest'allegra alternativa alle famigerate sfumature è evidente: allo spettacolo inaugurale delle ore 20:00, in una delle sale più grandi di Roma e dintorni... Ero praticamente solo! La possibilità di scelta tra i 442 posti mi ha quasi atterrito. Tra l'altro, il cinema Parco Leonardo sembra armonicamente inserito nella scenografia di 'Io sono Leggenda'. La magia del cinema!Unica nota positiva: gli aspiranti scrittori si cimenteranno più probabilmente con l'emulazione della più redditizia trilogia sfumata di grigio che con l'ennesima... Plurilogia fantasy! Intanto Mondadori fa uscire di nuovo il primo dei tredici...Ma veniamo al film... Evitando ogni minimo spoiler, posso premettere che tutto sommato risulta spettacolo godibile.
Prende forma nel solco segnato da Up della Disney Pixar e dallo 007 Skyfall di Sam Mendes: potere ai vecchietti!
Viene infatti annunciato fin da principio che l'eroe su cui puntare sarà un anziano mago con poteri combattivi ben superiori a qualsiasi eventuale giovane che gli si para davanti.Per le nuove generazioni, non ce n'è: ancora non ce n'è!La classica lotta tra bene e male si alterna dunque a quella generazionale, più aderente alla nostra epoca. Nella terza scena l'anziano eroe uccide addirittura il giovane allievo. Biografia dell'italia tracciata in pochi fotogrammi: ah, la magia del cinema...La storia subisce quindi il primo tragico intoppo: quali le speranze lasciate nello spettatore se finisce subito tutto a schifio?
Mentre il primo tempo scorre via bene tra la sapiente regia di Sergei Bodrov, le meravigliose scenografie di Dante Ferretti e la splendida fotografia di Newton Thomas Sigel (i cui spettacolari effetti sono amplificati dagli occhialini 3D), nel secondo si accusa qualche rallentamento, forse imputabile appunto all'anziana età media degli attori.
La crescita del Principe Caspian diviene infatti consapevole quando gli appare la madrein una delle sue visioni, a ricordargli che è il settimo figlio di un settimo figlio edè ormai pronto per combattere: la mamma è sempre la mamma! Ed è figura cardine dell'intero lungometraggio, la Mamma.
Nelle ultime pagine dell'avvincente storia tutti i cattivi vanno a trovare l'eterno riposo e tutti i buoni riprendono la loro vita con i ruoli più maturi abilmente conquistati negli oltre 100 minuti di appagante pellicola.
L'avvenuta crescita del Bene è visibile a tutti: il passaggio di consegne tra generazioni ha finalmente avuto luogo!
Ora sì, che il costo del biglietto risulta piacevolmente ammortizzato.
'Puoi porre fine al regno delle tenebre: tutto quello che serve è dentro di te, figlio mio'