Argentina
La cattolica Argentina dice sì ai matrimoni gay! E’ il primo Paese dell’America latina e il decimo al mondo dopo Olanda, Spagna, Canada, Africa del sud, Norvegia, Svezia, Portogallo, Islanda. Il provvedimento, che godeva del favore del governo di centrosinistra della presidente Kirchner, è stato approvato con 33 voti a favore e 27 contrari dopo più di 15 ore di discussione, nella giornata di ieri.
La legge che autorizza le unioni omosessuali, aveva già passato a maggio l’esame della Camera e dopo aver ottenuto il sì anche del Senato, va a modificare con forza il codice civile: la formula “marito e moglie” sarà sostituita con l’espressione “i contraenti”. Le coppie omosessuali potranno inoltre adottare bambini e accedere alla sicurezza sociale e al congedo familiare.
La presidente Cristina Kirchner ha espresso tutta la sua soddisfazione per l’adozione definitiva della legge: “Si tratta di un passo positivo per la tutela dei diritti delle minoranze in Argentina” – ha dichiarato alla sampa nel corso di una visita ufficiale in Cina.
“La società argentina è cambiata. Ci sono nuovo modelli familiari”, commenta l’opposizione.
C’è tuttavia chi sostiene che l’approvazione della legge non sia altro che una buona mossa politica del governo per ottenere una masse di voti alle elezioni del 2011, dopo che un sondaggio della Casa Rosada, ha dimostrato che il sì alle unioni omosessuali potesse avere un impatto positivo di oltre il 60%.
Mossa politica o meno, il sì argentino non è soltanto un sì al provvedimento di fatto, ma è un sì al cambiamento, al progresso, all’evoluzione della società e delle sue forme di convivenza.