Un Sindacato, al di là delle convinzioni politiche dei propri dirigenti “non può” e non “deve” fare politica attiva a favore di questo o di quel partito politico sia esso di sinistra, di centro o di destra e ciò per non urtare la suscettibilità dei propri iscritti o di coloro che, simpatizzanti o in procinto di aderire all’organizzazione potrebbero ripensarci, magari in extremis per evitare di essere coinvolti in dispute ideologiche che, probabilmente, nulla hanno a che vedere con la difesa dei propri diritti in campo lavorativo…..
Anche il Sidast rientra in tale logica ma….. in presenza di due robusti schieramenti politici schierati, rispettivamente, per la privatizzazione e per la pubblicizzazione dell’Azienda di riferimento e, cioè, l’Azienda Siciliana Trasporti, piuttosto che prendere posizione per questo o quel partito politico, preferisce “appoggiare” anche apertamente tutti quei parlamentari di tutti gli schieramenti o “poli” che difendono le ragioni dei dipendenti dell’Azienda che, a larga maggioranza, non vedono di buon occhio l’ingresso di imprenditori privati nel capitale aziendale.
Per tale motivo e, senza alcuna contraddizione, daremo ai nostri iscritti e simpatizzanti indicazione di voto, in occasione delle prossime amministrative, a favore di alcuni candidati pur appartenenti a schieramenti contrapposti ma che si coalizzano trasversalmente in alcune occasioni particolari come è avvenuto, recentemente, con la mozione Lupo/Barbagallo (esponenti dell’attuale maggioranza governativa all’ARS) firmata anche da diversi Consiglieri Regionali dell’Udc, di Grande Sud e del PDL….
Ciò non vuole assolutamente dire che “giochiamo con più mazze di carte” come ci ha scritto un nostro amico su Facebook ma, piuttosto, che ci accompagniamo volentieri a tutti coloro che la pensano come noi in materia di privatizzazione o meno dell’Ast. L’inseguimento ai potenti e ai governanti di turno lo lasciamo, piuttosto, ai Dirigenti e agli Amministratori della Società che cambiano casacca politica a ogni cambio di governo purchè non vengano rimessi dai loro lucrosi incarichi di sottogoverno. Ecco perché gli stessi ambigui e trasformisti personaggi, ex democristiani, comunisti, socialdemocratici e socialisti sono diventati tutti Cuffariani prima e Lombardiani adesso saltando disinvoltamente dall’Udc, al Pdl, a Forza del Sud, al Terzo Polo, al PD e, naturalmente, all’MPA di Raffaele Lombardo….
Tutto ciò ha portato a una sorta di fallimento pilotato o, comunque, ben orchestrato dell’Ast per volontà di alcuni politici che Arraffaele Lombardo (che solo per questo si sarebbe meritato l’impeachment) non si è sentito di contraddire per cui è arrivato a pronunciare una orribile bestemmia e cioè, affermare che il trasporto pubblico locale non rappresenta più, per la Regione, un comparto strategico mentre ben si sa che il trasporto in generale, delle merci e delle persone, è “volano” dell’economia.
La Regione, infatti, che non ha mai licenziato nessuno, starebbe permettendo a dei privati di entrare nel capitale sociale di Ast spa in maniera che (loro sì che possono) alcune centinaia di addetti possano essere (per motivi economici) essere licenziati dopo essere stati tacitati con una dozzina di mensilità…. Tutto ciò per risparmiare qualche milioncino di euro mentre in altri settori (per niente strategici) la Regione stessa continua a buttare via decine e decine di milioni per inutili consulenze, stabilizzazioni di precari figli di parentopoli, faraonici e insulsi progetti che non portano sviluppo ma solo spese parassitarie….
Nella viva speranza che una provvidenziale crisi di governo spazzi via l’attuale considerazione di Ast spa da parte dell’Amministrazione Regionale e che si provveda, pertanto, ad azzerare e rinnovare i vertici della Società rassicuriamo i nostri supporter sull’impegno del Sidast (sugli altri Sindacati è preferibile non contare) a che la PRIVATIZZAZIONE SELVAGGIA DELL’AST NON SI realizzi…. |