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Dopo dieci anni di negoziati, il Partenariato Trans Pacifico (Trans Pacific Partnership, TPP) è realtà. L’accordo di libero scambio -in tutto e per tutto simile al Trattato Transatlantico che gli Stati Uniti stanno negoziando con l’Europa- è stato raggiunto lo scorso 5 ottobre e riguarda 12 Paesi: Usa, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Messico, Perù, Cile, Vietnam, Singapore, Brunei e Malesia, che insieme contano 800 milioni di abitanti e rappresentano il 40% del commercio mondiale. Il documento sarà ora sottoposto alle ratifiche parlamentari, compresa quella (probabile, ma non scontata) del Congresso USA. Si tratta del principale successo dell’agenda economica del Presidente Barack Obama. Prende così forma la maggior area di libero scambio al mondo, dietro la quale si staglia il progetto di ‘contenimento’ della Cina, esclusa dal negoziato, che rappresenta la cifra strategica della politica estera della Casa Bianca.[Continua su L’Indro]