Arriva l’estate e i bambini stanno a casa, a bighellonare con gli amici e a fare i conti con la noia. Luca, Paolo e Gianni stanno così, in una Capurso ripresa tra la facciata della chiesa, i festeggiamenti patronali, compiti per le vacanze non fatti e giornaletti poco adatti alla loro età.
Il signore dei colori è il signore dei fumetti, che gestisce una piccola attività di libri e fumetti usati e a cui Paolo si affeziona particolarmente, passando da lui i lunghi pomeriggi estivi…
Con molto coraggio e un tratto quieto, Roberto La Forgia affronta un tema scabroso quale la pedofilia, denunciando la totale assenza di educazione sessuale dei bambini e sottolineando come quest’atteggiamento noncurante che persiste diffusamente nel nostro paese causi più pericoli e violenza di quanto non si creda.
Nero, bianco e arancione, una triade cromatica che rispecchia quella dei protagonisti e ne delinea le pagine della loro storia. Il caldo afoso dell’estate che avanza è un enorme sole arancio attorno a cui ruotano le vignette, il bianco illumina i volti e le luci degli addobbi cittadini, il nero incombe insieme alla notte e a ciò che non si deve vedere né sapere.
Il tono delicato del Signore dei colori deriva dal fatto che la storia viene narrata dal punto di vista dei piccoli protagonisti. Non c’è malignità né cattiveria nelle domande e nelle azioni di Gianni Paolo e Luca, quanto ingenuità e curiosità, così nettamente contrapposte all’agire degli adulti, laidi, perversi e bugiardi, quando non addirittura stupidi.
Roberto La Forgia è nato a Treviso ma ha passato la sua infanzia in Puglia, cui aveva dedicato Gli Intrusi, unendo altri illustratori e fumettisti in una raccolta di storie sul capoluogo pugliese. Con Il signore dei colori dimostra la sua sicurezza artistica e tratta un tema tabù con tatto e originalità, confermando il suo estro e mostrandone un lato sensibile e sapiente.
Azzurra Scattarella
Roberto La Forgia, Il signore dei colori, Coconino Press, 2012, € 17
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