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il Signore….ama il forestiero e gli da pane e vestito…

Creato il 15 febbraio 2012 da Gianpaolotorres

Canzone dedicata ai “deportees”: braccianti stagionali messicani che, una volta terminato il lavoro, venivano rispediti a forza in patria.

Il 28 gennaio del 1948, in un incidente aereo in California, vicino al confine con il Messico, persero la vita 28 “deportati”, ovvero 28 lavoratori messicani che stavano per essere forzatamente rimpatriati.

Il loro permesso di soggiorno era scaduto, insieme col contratto di lavoro, pertanto venivano rispediti in Messico da dove avrebbero cercato con ogni mezzo di tornare negli States. Era questa la vita dei lavoratori stagionali, impiegati soprattutto nella raccolta della frutta, nei campi della ricca California. Il giorno dell’incidente aereo la radio locale diede subito la notizia precisando che erano morti “soltanto” dei deportati.

Woody Guthrie scrisse il testo di questa canzone, che fu poi musicata, dieci anni dopo, da Martin Hoffman, e cantata per la prima volta da Pete Seeger nel 1958.

La canzone, forse l’ultima di Woody, non nasce solo da una notizia di cronaca sentita alla radio, o da un titolo di giornale. Nasce, soprattutto, dalla comunanza e dalla sintonia con chi subisce la sciagura. Rimanendone attonito, colpito, messo a terra. Nasce dal condividere le apirazioni e le frustrazioni e i sogni. Espressioni e linguaggio.

In una parola, voce per chi voce non ha.

Franco Senia

DEPORTATI (Disastro aereo a Los Gatos)

I raccolti sono tutti caricati e le pesche stanno marcendo

Le arance sono tutte impacchettate in ammassi di creosoto

Vi stanno riportando indietro in volo verso il confine messicano

perchè voi poi spendiate tutto il vostro denaro per guadare di nuovo

Addio Juan, addio Rosalita

Addio amici miei, Jesus e Maria

Non avrete un nome quando sarete su quel grande aeroplano

Il solo nome che vi daranno sarà deportati

Il padre di mio padre guadò quel fiume

Gli presero tutto il denaro che aveva guadagnato nella sua vita

I miei fratelli e le mie sorelle lavoravano nei frutteti

Guidando i grossi autocarri per tutta la vita

Addio Juan, addio Rosalita

Addio amici miei, Jesus e Maria

Non avrete un nome quando sarete su quel grande aeroplano

Il solo nome che vi daranno sarà deportati

L’aereo prese fuoco sul Los Gatos Canyon

Una sfera infuocata di lampi che fece tremare le collin

e Chi sono questi compagni che son morti come foglie secche

Alla radio sento dire che sono solo deportati

Addio Juan, addio Rosalita

Addio amici miei, Jesus e Maria

Non avrete un nome quando sarete su quel grande aeroplano

Il solo nome che vi daranno sarà deportati

Abbiam trovato la morte tra le vostre colline e nei vostri deserti

nelle vostre valli e nelle vostre pianure

sotto i vostri alberi e nei vostri cespugli

Su entrambe le rive del fiume abbiamo trovato eguale morte

Addio Juan, addio Rosalita Addio amici miei, Jesus e Maria

Non avrete un nome quando sarete su quel grande aeroplano

Il solo nome che vi daranno sarà deportati

Alcuni di noi sono clandestini, altri indesiderati

Il nostro contratto di lavoro è terminato e dobbiamo trasferirci

Ma ci sono seicento miglia dal confine Messicano

Ci danno la caccia come fuorilegge, come ladri di bestiame, come rapinatori

Addio Juan, addio Rosalita Addio amici miei, Jesus e Maria

Non avrete un nome quando sarete su quel grande aeroplano

Il solo nome che vi daranno sarà deportati

E’ questo il modo migliore con cui possiam far crescere i nostri frutteti

E’ questo il modo migliore con cui possiam far crescere la buona frutta

morire come foglie secche e marcire sul terreno

ed esser conosciuti con nessun nome se non “deportato”

Addio Juan, addio Rosalita

Addio amici miei, Jesus e Maria

Non avrete un nome quando sarete su quel grande aeroplano

Il solo nome che vi daranno sarà deportati.

http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=1825

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