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Il silenzio è il futuro dei nostri giorni

Creato il 12 luglio 2012 da Lucas
Stamani ho scoperto che Iosif Brodskij ha scritto, negli anni Sessanta dello scorso secolo, una pièce teatrale dal titolo Gorbunov e Gorchakov (rappresentata in questi giorni in un teatro di Mosca).Tale conversazione tra detenuti deve ancora essere tradotta, sia in inglese che in italiano. Via Twitter ho domandato ad @Adelphiedizioni (editore di Brodskij) se, a breve, ne fosse prevista una edizione italiana. Cortesemente, mi hanno risposto di no, perlomeno non nel 2012.
Nel link riportato, tuttavia, vi sono tradotti, in inglese da un poeta americano (George L. Kline), alcuni versi di tale opera brodskiana. Bene, ho provato a tradurre la traduzione (grazie molte amico Google). Spero di non aver preso delle cantonate (ho uno smartfono, ma non sono un anglofono), ma se le avessi prese, vi prego di dirmelo e mi correggerò (citando la fonte).
Prima la traduzione di Kline dei versi di Brodskij.
And silence is the future of all days
that roll toward speech; yes, silence is the presence
of farewells in our greetings as we touch.
Indeed, the future of our words is silence –
those words which have devoured the stuff of things
with hungry vowels, for things abhor sharp corners.
Silence: a wave that cloaks eternity.
Silence: the future fate of all our loving –
a space, not a dead barrier, but space
that robs the false voice in the blood-stream throbbing
of every echoed answer to its love.
And silence is the present fate of those who
have lived before us; it’s a matchmaker
that manages to bring all men together
into the speaking presence of today.
Life is but talk hurled in the face of silence.
Poi la traduzione della traduzione (in piccolo, sono un pavido).
E il silenzio è l'avvenire di tutti i giorni che rotolano verso la parola – sì,il silenzio è la presenzadegli addii nei nostri saluti mentre ci tocchiamo.Parole che hanno divorato la carne delle cosecon le loro vocali affamate,affinché le cose detestino gli spigoli.Silenzio: un'onda che avvolge l'eternità.Silenzio: il destino dei nostri anni a venire – uno spazio, non un ostacolo inertema lo spazio che ruba la falsa vocenel battito palpitante di ogni rispostache fa eco al suo amore.E il silenzio è il destino presentedi coloro che hanno vissuto prima di noi,è un ruffiano che riesce a condurcidentro la gabbia del nostro linguaggio.La vita non è altro che un urlo in faccia al silenzio.

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