Il silenzio è Toro

gabbianone, non dici niente? Sì, devo dire qualcosa.
Trattandosi di fuffa, il caso Conte-Capello andava evitato. Capello si era limitato a sostenere che lui, dopo il 2-2 di Verona (colpevolmente ripresi mentre stavamo fumando il sigaro), si sarebbe comportato in maniera diversa: niente castighi. E aveva poi solo parlato di campionato «non allenante». Un’osservazione e un rilievo, discutibili ma legittimi, e comunque pochissima cosa, nulla da commentare, ventilazione inapprezzabile.
Il diritto di replica è sacrosanto, ma Conte ha sbagliato ad agitarsi. E’ colpa sua, altro che dei giornalisti (i giornalisti hanno colpe rare, come i meriti). Quale mai vantaggio può prodursi da una polemica inutile? E infatti.
Bene sarebbe che Conte (meraviglioso allenatore, oggi il migliore al mondo, ma Capello è un Mito Giuve, sia chiaro) facesse corsi di comunicazione. Eviterebbe scivoloni imbarazzanti. Perderebbe meno tempo ed energie. Detto questo, non pensino i Prescritti di ribaltare la Storia rispetto ai due scudetti Nostri e per il momento Scippati. Non pensino i Prescritti di lanciare lacrimogeni sulla Verità. Non pensino di distrarci dal nostro prossimo obiettivo: i cornuti.