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Il Simbolo Perduto, Dan Brown

Creato il 28 luglio 2013 da Mikdarko
Questo libro non ha avuto lo stesso successo del “Codice da Vinci”, peccato, perchè è molto più interessante, ci aiuta a capire e a notare i simboli che ci circondano e soprattutto ci invita a riflettere sull’antica dicotomia tra scienza e alchimia (o magia). Rispetto ai secoli precedenti la scienza ci ha illuminato su fenomeni considerati fino a poco tempo fa fantascienza. Il filo tra scienza e fantascienza si assottiglia sempre di più, ciò che l’uomo pensa, realizza. 
Il Simbolo Perduto, Dan Brown
Dan Brown oltre che affrontare il tema dei massoni e di come abbiano influenzato la nascita dello stato americano, evidenzia la simbologia nel linguaggio, abracadabra creerò mentre parlo”. Ci fa conoscere la noetica , coscienza intuitiva, nuova scienza che indaga sull’influenza dell’intelletto sulla materia e si ispira ai principi della fisica quantistica, l’osservatore influenza, solo guardando, il corso dell’esperimento. I pensieri sono dotati di massa? Di questo libro non voglio analizzare la trama ma gli argomenti che propone di approfondire. Il merito di questo genere di narrativa quando affrontano temi di scienza anche ostici è che stimolano l’interesse portandoci a cercare su internet la conferma di ciò che si legge. Impariamo così nuove materie che ci aiutano a guardare le cose del mondo con occhi diversi. Il viaggio da internauta diventa una vera avventura di ricerca. Narratore ed esploratore appassionato trasmette l’amore per l’ignoto mentale, non dare tutto per scontato. "Quando la scienza moderna comincerà sul serio a studiare la sapienza degli antichi che avevano profonde conoscenze scientifiche, quelle della scienza moderna più che scoperte saranno riscoperte, l’umanità comincerà a trovare una risposta alle grandi domande. La fisica moderna può aiutarci a ritrovare la sapienza perduta degli antichi.” 
Dobbiamo costantemente ricordarci che questo libro non è un saggio, è un romanzo, del suo racconto coglierò l’invito “mano dei misteri” antico simbolo di un èlite, detentori di conoscenza esoterica, per varcare il portale e intraprendere il viaggio, senza pregiudizi, verso una conoscenza più profonda che porti ad acquisire la consapevolezza che abbiamo un profondo legame con ciò che ci circonda, arrivando all’antica “coscienza cosmica” .
Quando milioni di menti si concentrano su un evento per esempio tramite la meditazione o la preghiera possono interagire con la materia. La conoscenza è potere, e la giusta conoscenza permette all’uomo di compiere gesta miracolose, quasi divine.  "Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia”
Trapela la sua simpatia per la Massoneria il cui assioma “ordo ab chao” ordine dal caos ci può affascinare ma i suoi simbolismi ci sembrano ormai fuori dal ns tempo, però mi chiedo come mai continuiamo a raccontare favole ai ns bambini arricchite come sono da datati elementi simbolici.  Leggenda e mito utilizzati come chiave di ricerca di potenzialità umane, questo celare, occultare per potere arrivare solo in pochi a conquistare i lumi della sapienza perduta. Un percorso per scoprire chi siamo, se esiste una vita dopo la morte, se l’uomo ha un’anima. Una caccia al tesoro guidata dal sapere unito all’intuito.
Punto cerchiato simbolo per antonomasia degli antichi misteri, terzo occhio segno della conoscenza spirituale della filosofia orientale, per i cabalisti è la prima delle Sephirot "la più nascosta di tutte le cose nascoste”, per i pitagorici simboleggia la prisca sapientia unità di mente e anima,gli antichi mistici lo chiamavano occhio di Dio.  Lo scopo è la trasformazione, i massoni venerano la forma del cubo ashlar, ”pietra squadrata”, perché è la rappresentazione tridimensionale di un altro simbolo, più antico, bidimensionale, la croce. 
Alchimia spirituale. La croce veniva usata dagli antichi egizi per rappresentare l’incontro tra la dimensione umana e quella celeste ed è la rappresentazione visiva in cui l’uomo e Dio diventano un tutt’uno. Se si mette una rosa al centro della croce diventa il simbolo dell’ordine dei Rosacroce movimento mistico massonico che influenzò la scienza infatti ne facevano parte luminari come: Bacone, Cartesio, Pascal, Spinosa, Newton. 
In ogni cultura di ogni epoca si cerca una verità universale che si conclude con “Apokalyptein” svelare-rivelare. L’ Apocalisse segna la fine del mondo come lo conosciamo e ci rivelerà la vera trasformazione della mente umana, l’avvento dell’età dell’illuminazione. Tutte le grandi verità sono semplici. Le sacre scritture dicono che "il nostro corpo è un tempio”.
La tecnologia tramite internet ci sta unendo, si crea una rete di menti interconnesse, la vera rivelazione siamo tutti noi che avendo la stessa concezione del mondo con i nostri pensieri possiamo cambiare la realtà, l’unione fa la forza. Apoteosi: “il vero creatore siamo noi. Dio è plurale.
Fonte: http://miomagazine.jimdo.com di Noesia  

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