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Il Sindaco di Reykjavik Come una Drag Queen per Partecipare al Gay Pride

Da Omoeros
Il Sindaco di Reykjavik Come una Drag Queen per Partecipare al Gay Pride
Qui in Italia vige la regola che in politica sia molto meglio essere un mafioso che un omosessuale, e la fonte è data da alcune intercettazioni, e quindi prove più Il Sindaco di Reykjavik Come una Drag Queen per Partecipare al Gay Prideche certe, che implicano alcune manovre volte proprio a screditare la reputazione di alcuni uomini noti proprio facendoli passare per omosessuali, pecca decisamente peggiore rispetto all'affiliazione con clan della malavita. Nel resto del mondo per fortuna il contatto con la comunità gay è visto con un occhio decisamente diverso e non ci si spaventa più di tanto se si partecipa o si da semplicemente l'appoggio ad un evento importante con il gay pride o si accolgono le richieste provenienti dalle associazioni omosessuali. In Islanda poi un evento tra il buffo, il simpatico, l'originale e anche una punta di serietà mista ad attaggiamento giocherellone ha visto protagonista addirittura il sindaco della capitale, Reykjavik che ha deciso non soltanto di presenziare al gay pride nazionale, ma di farIl Sindaco di Reykjavik Come una Drag Queen per Partecipare al Gay Pridelo in un modo totalmente inaspettato. Da ex-attore comico non ha perso minimamente la sua verve di tanti anni di lavoro e così Jon Gnarr ha partecipato al gay pride della sua città vestito da donna, quasi come una drag queen: parrucca bionda, trucco alquanto esagerato ed un appariscente abito a fiori, presentandosi alla folla come una sostituta del vero sindaco di Reykjavik assente Il Sindaco di Reykjavik Come una Drag Queen per Partecipare al Gay Prideper impegni personali. Figuriamoci se in Italia un qualunque sindaco di una qualunque cittadina anche minore avesse mai pensato non soltanto di partecipare in modo così forte ad una manifestazione importante per la comunità gay, ma di farlo poi in questo modo, mandando un messaggio forte di legame e di rispetto.

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