Magazine Attualità

Il sindaco scalzone insulta la memoria di 6 ghanesi uccisi dalla camorra "vivono sulle nostre spalle"

Creato il 20 settembre 2010 da Madyur

Doveva essere la cerimonia in ricordo di 6 immigranti uccisi dalla camorra dei Casalesi. Una stele in memoria degli innocenti massacrati (http://pensierimadyur.blogspot.com/2009/12/un-anno-e-mezzo-fa-18-settembre-2008.html). Per il sindaco di Castel Volturno non è così , che non ha partecipato alla manifestazione e ha sparato a zero su tutto. Le vittime? Forse spacciavano droga. Gli immigranti? Vivono sulle nostre spalle.
E’ una vera bufera , quella scatenata dal sindaco Antonio Scalzone sulle lapide in ricordo dei sei immigranti ammazzati dalla camorra. Il sindaco aggiunge “Faremo la fine degli indiani d’America. La nostra comunità morirà sotto il peso dell’immigrazione”.
Parole che fanno esplodere polemiche. Il pm Sirignano che si è occupato della strage e ha arrestato il boss della camorra Setola commenta “Un grave errore, soprattutto quando su una aggressione di inaudita ferocia che costò la vita a sei uomini pesa l’aggravante di una discriminazione razzista . Il commando guidato da Setola rispose a quella logica : andiamo a uccidere quei neri , anche se incolpevoli, perché così gli altri neri , cattivi, capiranno. I neri, per loro, erano tutti uguali”.
Intanto il sindaco , però, insiste “Vivono sulle nostre spalle. Non pagano i servizi essenziali , a partire dalla tassa sui rifiuti. Il problema è che qui i clandestini non sanno starci in modo civile. E l’ho detto anche al ministro Maroni: non ci potrà mai essere una soluzione”. Poi non contento attacca la chiesa e le associazioni di volontariato “Sono loro ch attirano su questo territorio , prostitute , spacciatori, e criminali di ogni risma. Su questa umanità disperata ci sono molti interessi. Ci campano un po’ tutti , perché sono bravi a sfruttare soldi pubblici. Vedi , ad esempio, l’associazione Jerry Massio che sulla disgrazie della morte di un poveraccio ucciso in una rapina ha fatto le proprie fortune. E poi c’è il centro di prima accoglienza della Caritas che fa danni enormi , insieme ai padri comboniani. LA soluzione? Tagliare i fondi a queste associazioni , anzi magari ci dovrebbe mettere mano anche un po’ la Finanza su questi bilanci”.
Termina “SE fosse per me farei come hanno fatto a Rosarno , altrimenti non resterà che morire sotto il peso del degrado”

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :