Quanti pupazzi, solo pupazzi, ovunque pupazzi !!!
Consigli per gli acquisti pieni di pupazzi, a volte anche scimmie, se va bene bambini o tizi infantilizzati… Quando non c’è lo spazzolino c’è Daygum Protex, e la Bionda Filippa, ci ricorda che agli svedesi non piace dormire da soli ma con un bel pupazzo tranquillizante… Meglio di una tisana…
Il pupazzo “striscia anche la notizia”, o meglio sottende l’occultamento della verità, è come il mostro da abbattere nell’ultimo livello di un videogame, un minotauro cnossiano, un muro di gomma, ma tanto carino anche se spersonalizzato, come l’auspicato uomo neutro della CASALOGGIA, l’involucro autistico umano rimasto fermo alla fase anale…
Il culturalismo che avanza, assolutista e profondamente fascista, assegna il primo premio ad un videoclip con annesso pupazzo, manco fossimo al Luna-Park con lo zucchero filato e la puzza di mais bruciato…
ASS-FIDANKEN, ke brutte kagnette, ovvero il ciuco che si fida, che lo piglia in culo…
Cani, pupazzi, animaletti… insomma noi FEDELI siamo relegati al ruolo infame di asinelli talvolta da frustare… Ce lo ricordano in continuazione, anche i nuovi cartoni della Pixar, digitali e così fascinosi…
Monumenti vacui e sonori…
Antropomorfi ELEMENTALI come demonietti alla Shrek, Raperonzoli vari, che si muovono in questa neo pellicola metafisica oleografica naif da Torre di Guardia, che cambiano il gusto delle generazioni al virtuale che avanza, al bambolotto che piace, che non fa paura, che rimane incastonato come un sigillo magico potteriano e non invecchia mai…
La pubblicità dei Jeans con i pupazzi, videoclip pieni di bambolotti, uomini pupazzo, l’orsetto ricchione, il tizio con il vestito da pupazzo animale di Shining che fa una pompa all’ariano-rettile massone, durante una visione di Jack Nicholson nell’Overlook Hotel…
I pupazzi sono tanti, di varie tipologie, sono talvolta rimandi simbolici fiabeschi che ci riportano a quel caro e dolce amarcord che ci rassicura tanto ed in fondo ci protegge dall’uomo nero tanto cattivo…
Il mio avatar, il mio feticcio, il mio cordone virtuale collegato al subconscio, ma anche a quello condiviso collettivo, dove si incontrano i nuovi software con tanto di aggiornamenti di sistema…
Non si sevizia un paperino…
Invece si, anche con spilloni e bambolette che ci rappresentano, ma funziona solo se ci credi e se TI CREI quella egregora…
NON SIGILLARTI PIU’, UOMO!!!
Il primo nella modernità ad aver capito l’animalizzazione degli individui trasposti a bambolotti umanizzati, è stato il massone Disney, con i tutti i suoi personaggi, metafora della società capitalista e conseguente accettazione del sistema stesso attraverso la narrazione infantile del fumetto, che stabilisce da principio i ruoli sociali attraverso una sottile e psicologica ironia del vivere…
Poi sono arrivati i super-eroi, metafora deistica di tutto il pantheon archetipico immaginario transculturale e tradizionale, con maggiore enfasi per quello appartenente al mondo occidentale…
Poi i Manga nipponici, sempre disegnati con occhi a doppia pupilla, quasi piangenti e nostalgici dei tempi andati… Ora i cartoons 3D, come gli emoticon e tutta quella invasiva spazzatura commerciale piena di pupazzoidi irritanti e stronzi ci circonda, ci assale; viene da spegnere il PC, la Tv e tutto il resto… Ma il feticcio neo pupazzo odierno, ora è incarnato dal mitico telefonino I-phone che costa come uno stipendio, con tutte le sue belle immagini, loghi e quantaltro…
“Mamma sono in fila dalle 5 di mattina per odorare il nuovo I-PHONE-KAZ della Mac, MI HAN DETTO CHE PUO’ TRASFORMARSI ANCHE IN VIBRACULO E SE LO AGITI UN PO’ SCHIZZA PURE TANTO…
Peggio di EXistenZ di Cronenberg, dove il feticcio pupazzoide veniva applicato all’uomo e ti portava in un bel mondo virtuale dove poter sognare di non essere un pupazzo, o forse sognare proprio di esserlo, correndo ebete e felice in un campo digitale di pixel…
Questo vuole la nostra società gerontocratica, patriarcale e maschilista, sempre più ristretta e d’elite, che si permette il lusso di femminilizzare altri uomini per renderli nuove donne da sottomettere, per allargare il bacino di coloro che subiscono il dogma…
La cinesizzazione dell’uomo che diventa nuova donna, e non riguarda solo il lavoro…
Ma soprattutto far regredire culturalmente un popolo per rinsaldare il ruolo sociale assegnato secolarmente dall’Oracolo monolitico, per dare le direttive su come vivere e morire…
Il pupazzo oltretutto, non ha anima, è solo involucro ed assume il valore affettivo che noi proiettiamo in lui, è peggio di una bambolina Voodoo, ed è per quello che viene mediaticamente così esposto a vari livelli e ritualizzato su vasta scala…
Poi il Pupazzo diventa anche cibo e Mc Donald ce lo ricorda a suon di pupazzi in regalo ed immagini infantili giocose, con quel diavolaccio di un finto clown rosso e giallo che ne rappresenta l’icona plagiante, che fa un pò paura e un pò pena… Ma che ricorda tanto IT di King…
Coniglio il Martedì??? NO!!! Ora anche il Sabato sera… e che febbre ragazzi…
SPECCHIO, SPECCHIO DELLE MIE BRAME CHI E’ IL PIU’ PUPAZZO DEL REAME???
Un pupazzo buono e silenzioso che viene a letto con te ma non ti regala nemmeno una carezza, oppure un pupazzo cattivo, burattino di altri burattinai che si erge a leader e ci guida perchè in fondo, siamo solo pupazzetti… L’imbozzolamento finale sarà la nostra vita da imbalsamati su una parete bianca, rossa e nera come una sorta di trofeo di caccia, magari immortalati in un ghigno senza speranza, morti come arredo di un sistema che ci ha voluti come inutile ornamento…
L’inutile decorazione di un giovane, fuori da un locale cool con molta gente chic, che con bava alla bocca guarda dalla vetrata, come la piccola fiammiferaia, lo svolgersi della vita a corte…
Si proietta e si lascia scivolare nel vuoto esistenziale del suo ruolo infame…
Pupazzi a scale, ogni gradino il suo avatar, ogni livello le sue regole…
Ora sui media va di moda un pupazzo con la bocca cucita, almeno meno ipocrita e più sincero dei suoi colleghi che fingevano di essere nostri amici…
Mamma, mamma, lo sai che ho il mio pupazzo immaginario???
Tienitelo stretto caro, con i tempi che corrono… poi te lo rubano…
Prodi mi ricorda un CiccioBello deforme senza labbra un pò ritardato, pacioso ed antipatico che vuol sembrare buono, Berlusconi invece è stato stilizzato come Gabibbo furbacchione che la sa lunga ma odioso ed infame, Monti sembra invece un pupazzo ROBOT, freddo, algido e con lo stesso sguardo perso nel vuoto…
Infatti è un tecnico ed i tecnici ariano-rettili devono pur aver queste sembianze meccaniche…
Il Papa Nazinger mi ricorda il Grande Vecchio Sith Palpatine di Guerre Stellari, nome ispirato al colle palatino dove Augusto fondò il Sacro Romano Impero…
Brunetta un puffo… ???
Insomma, siamo circondati, e che dire di Fiorito, il bel cinghialone detto er Batman, non sembra un orsone anche lui…??? Con quel nome così evocativo…
Penso che il sistema stia trovando nuovi simboli da veicolare, ed aggiunge alle solite croci, triadi grafiche e temi floreali, l’icona del pupazzo che piace, non fa male, non sporca, non fa nessuna rivoluzione, sta benissimo nel suo angolo e se rompe il cazzo può anche essere preso a calci…
Rendere l’uomo nuovo un pupazzo da controllare è lo scopo del sistema padronale, e non potendolo più fare come un tempo gli fa accettare il suo ruolo, facendoglielo pure piacere e addirittura difendere…
Non toglietemi il mio feticcio…!!!
Toglietemi tutto ma non il mio feticcio…
No feticcio… No party!!!
E’ nato prima il pupazzo o la gallina???
Ad alti livelli il pupazzo putto-vergine, bello carico di energia vitale, viene talvolta sacrificato all’altare della patria pedofila e gerontocratica, viene venduto, viene brutalizzato e vampirizzato…
Una civiltà fondata sul sangue si serve di un immenso parco giochi, una ludoteca dell’orrore, piena di lucette e di mostri di varia natura… E noi li appesi sullo scaffale, in offerta, scontati e fuori stagione, aspettiamo di essere presi e di recitare la nostra comparsa in questo film chiamato Vita…
“…E SE VA BENE A ME… BUON PUPAZZO A TUTTI!!!”
cit.