Il Sistema Nazionale delle Competenze

Un nuovo articolo a firma di Adele Eberle, Professional Coach, che da oltre 10 anni si occupa di orientamento post laurea. Da un suo commento a un nostro articolo sul tema degli stage, le abbiamo chiesto di contribuire alla discussione sul tema dell'utilità tirocinio e della transizione dalla scuola al mondo del lavoro.

Ad un anno dalla pubblicazione del D. Lgs. n.13/13, in Gazzetta Ufficiale dal 15 febbraio 2013, di attuazione alla Riforma del lavoro in materia di certificazione delle competenze, iniziamo a chiederci cosa si sta facendo per il sistema nazionale delle competenze e soprattutto come viene recepito dal mondo della formazione e da quello del lavoro.

La norma, entrata in vigore il 2 marzo 2013, aveva l’obiettivo di creare un pacchetto di regole volte a valorizzare il diritto delle persone all’apprendimento permanente in un’ottica sociale e occupazionale, a far emergere ed accrescere quel capitale umano rappresentato dalle competenze, finora scarsamente valorizzate, acquisite in tutti i contesti, formali (come la frequenza di scuola, di università ecc.), non formali (come il lavoro nelle imprese) o informali (come l’attività del tempo libero).
Nella ratio del Decreto, la valorizzazione del patrimonio di esperienze di vita, di studio e di lavoro della persona, possono sicuramente interessare anche l'eventuale datore di lavoro che riceve il curriculum professionale con le allegate certificazioni competenziali del candidato.

Quali sono le competenze richieste dalle aziende, da certificare rispetto al curriculum dei candidati?

Negli ultimi anni si è definita sempre più chiaramente l’esigenza di una collaborazione, oltre che di un dialogo, tra sistema formativo e mondo del lavoro, per trovare strategie e mettere in campo azioni concrete e di successo per rispondere alla crisi transizionale e offrire nuove opportunità di crescita professionale.

Laddove infatti l’Università richiede al mondo del lavoro la disponibilità a introdurre i propri laureati, si rende necessario l’adeguamento delle proposte formative alle esigenze concrete del suo interlocutore.
La nuova sfida nel campo degli strumenti a sostegno dell’occupabilità va ben al di là di un dialogo costante tra scuola-università e mondo del lavoro,  per comprendere e rispondere a esigenze mutevoli, ma consiste nel  preparare adeguatamente i neolaureati al mondo del lavoro, in un’ottica di empowerment, ossia il potenziamento di abilità che permettano di esercitare un controllo sulla propria esistenza, attraverso una lettura critica della realtà, stimolando l’elaborazione di strategie efficaci per il raggiungimento dei propri obiettivi.
Questo compito può essere assolto solo formando e sviluppando le competenze utili per l’occupabilità e l’imprenditorialità, con percorsi multidisciplinari che integrino interventi a diverso livello,  a sostenere  la responsabilizzazione dei soggetti in transizione rispetto alla propria progettazione professionale, il proprio senso di auto-deteminazione e auto-efficacia.

“Dai un pesce ad un uomo e lo sfamerai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo sfamerai per tutta la vita.” Cit.
***

ASITOR - Associazione Italiana per l’Orientamento intende riunire Professionisti ed Operatori dell'Orientamento, rappresentanti del mondo imprenditoriale e dell’istruzione e  tutti gli interessati alle tematiche delle competenze per l’orientamento e l’occupabilità.
Per il 22 Febbraio 2014 ASITOR ha organizzato un seminario dal titolo “Il sistema delle Competenze: Scuola, Università ed Azienda: realtà a confronto” che rappresenta un’importante occasione di informazione, aggiornamento e confronto sul tema del sistema di competenze, come punti di incontro nel dialogo tra aziende e sistema produttivo.
Il Seminario sarà ospitato da Tecnoimprese, a Milano, Via Console Flaminio 3, sede ASITOR Lombardia per il Registro Nazionale Orientatori.

A questo link è possibile prendere visione del programma completo dell’evento:

Adele Eberle
Professional Coach e Consulente di Carriera socia ASITOR