www.carlomalvezzi.it, la faccia triste della Lombardia. Poco più di una ventina di condivisioni su Facebook per una decina, anche meno di articoluzzi, setto otto commenti, foto sfocate, cene con i calici bene in vista, adulazione spinta per gli artigiani e le imprese… Ma che è, un sito di profughi? Poveri ciellini disperati, abbandonati, che continuano ad agitare la bandierina…. Che vergogna, neanche un commento, rare anche le condivisioni su Facebook, foto tristi di cenette fra amici (chi paga?), una miseria di contenuti da far paura. Il sito racconta la cronistoria delle cenette fra amici di Carlo Malvezzi, quel signore che vuole toglierci il parcheggio del foro Boario, cementificare tutto quello che può, quel tizio che passa per assessore e ha fatto la sfilata dei notabili cremonesi per varare una variante al PGT che ha fatto orrore all’opposizione, sempre quel tale che si è battuto come un leone per la discrezionalità dei finanziamenti alle associazioni di volontariato da parte della giunta, senza graduatorie, bandi pubblici e altra inutile burocrazia. E ora eccolo lì, che lampeggia su Cremonaoggi (qualcosa costerà anche quello show penoso).
Il faccione inutilmente sorridente di Carlo Malvezzi, candidato alle regionali per le truppe orfane di Formigoni (ovviamente non si parla di lui, degli scandali, neanche dei fallimenti di Salini, neanche di Berlusconi, niente, quindi che dire? Niente), appare e scompare come un lampeggiante giallo nella nebbia di CL, in tridimensionale su Cremonaoggi, mentre il suo competitor (finto?) Mino Jotta è congelato a lato dell’home page dello stesso sito, come una statua di sale. Sopra appaiono e scompaiono altri candidati come Federico Lena, sempre come frecce lampeggianti, l’una a destra, l’altra a sinistra: da far girare la testa. Adesso c’è anche Agostino Alloni che appare sparisce come un semaforo verde. Ma Alloni per fortuna si è fatto notare da solo per i noti motivi: lo si giudicherà per le cose fatte, non per la propaganda spero, che manca proprio visto che il giornale La Provincia lo oscura. E’ colpevole di avere sostenuto il suo segretario provinciale Titta Magnoli, ma pensa.
Malvezzi invece non si vergogna, forse non guarda neanche il sito che porta il suo nome. Per quanto tempo dovremo sopportare una tristezza simile? Fino alle elezioni o sarà dimenticato e per caso qualche internauta vi accederà terrorizzato? Se questa è Comunione e Liberazione assomiglia davvero a un film di Bergman: un’angoscia esistenziale da impazzire! Domanda: ma perché Carlo Malvezzi si fa propaganda così male? Vuole perdere a tutti i costi? Buttar via soldi pubblici?