Recensione a “Soltanto il cielo non ha confini” di Guido Mattioni
Hernando e Diego Munoz sono fratelli gemelli che a due anni di distanza l’uno dall’altro lasciano il proprio paese natale, Surco en el suelo, un piccolo paesino alle spalle di Chihuahua in Messico e, passando per Ciudad Juarez attraversano il Rio Grande ed approdano da clandestini, insieme ad altri gruppi di
wetback, i disperati che, in cerca di un futuro migliore e all’inseguimento della propria
razione di Sogno Americano, attraversano il fiume per raggiungere El Paso e con essa l’America. Se però Hernando, il più gentile e buono dei due gemelli, approdato in America si mette a lavorare e si conquista, un poco per volta, la benevolenza altrui, Diego, già di suo il più “fumino” dei due, arrivato in America si unisce al Re dei “Trafficanti di braccia” e imbocca una gran brutta strada; una strada fatta di violenza e soprusi. Nemmeno per Hernando la vita da americano d’importazione è facile. Col tempo infatti egli comincia ad avvertire se non propriamente una nostalgia di casa comunque una nostalgia per le proprie origini, origini che i messicani che gli capita di incontrare durante la propria laboriosa permanenza sul suolo americano sembrano aver dimenticato se non rinnegato totalmente allo scopo di rendersi il più possibili simili al popolo che li ospita, nella errata convinzione che integrazione sia sinonimo di omologazione totale e incondizionata. Inizia così per il buon Hernando un lento cammino di riavvicinamento a casa.
Se già questo fatto non fosse stato più che sufficiente a rendergli l’America un posto non poi così da sogno, ad Hernando piove poi un’ulteriore tegola tra capo e collo e questa ulteriore tegola è proprio la scoperta della strada intrapresa dal proprio gemello. Una strada che lo condurrà all’arresto e alla detenzione. Con “Soltanto il cielo non ha confini”, suo secondo romanzo dopo “Ascoltavo le maree” edito anch’esso dalla Ink Edizioni, Guido Mattioni regala ai propri lettori un altro grande romanzo. Un romanzo nel quale vi è in sottofondo una vena avventurosa ma nel quale tuttavia sono ancora una volta i sentimenti a farla da padrone. Sentimenti veri, profondi e puri che porteranno Hernando ed il romanzo ad un epilogo inaspettato ma assolutamente impareggiabile.