Buon pomeriggio followers,
In questi giorni ho avuto problemi con la rete (che fortuna) e non sono riuscita ad aggiornare nulla con il cellulare, ora ritorno sperando finalmente che le disgrazie siano finite.
Vi lascio finalmente una recensione: “La locanda delle emozioni di carta – Viviana Picchiarelli“. Mi scuso con l’autrice per questo enorme ritardo.
Titolo: La Locanda delle emozioni di carta
Autrice: Viviana Picchiarelli
Pagine: 424
Casa Editrice: Bertoni Editore
Curatore: Costanza Bondi
Data di Uscita: Dicembre 2013
Prezzo: 14,00€
Tipologia: Romanzo
Genere: Sentimentale
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Trama:
“La Locanda dei Libri” è il nome di un agriturismo sul lago Trasimeno, in Umbria, un posto che è diventato negli anni il punto di riferimento per amanti dei libri e per scrittori. Qui, dopo trent’anni, si ritrovano Matilde, ex psicoterapeuta e proprietaria della locanda, e Matteo, avvocato di professione e scrittore per passione. La loro storia si è interrotta bruscamente anni prima e solo grazie alle pagine del romanzo scritto da Matteo, dai risvolti dichiaratamente autobiografici, i due, in qualche modo, si ritrovano ma devono fare i conti con il tempo che è trascorso, con le loro vite attuali e con gli errori commessi in nome dei rispettivi egoismi. Parallelamente, per due individui che cercano di (ri)scoprirsi, altri due, Ginevra e Riccardo, in balia dei propri demoni, faticano a lasciarsi andare, seppur consapevoli della potenza del legame a cui, loro malgrado, non possono sottrarsi. Due storie agli antipodi, un unico, potente e devastante sentimento. Un romanzo dal sapore retrò in cui sono proprio “le emozioni di carta”, lette e scritte, quelle da cui tutto ha origine e a cui tutto torna.
Recensione:
Credevo di avere una difficoltà solo a scrivere le recensioni negative, ma a quanto pare non scherzo neanche con quelle positive. Poco fa, quando mi stavo preparando per scrivere questo mio pensiero avevo mille cose da dire, ma ora fisso questo foglio da 10 minuti e le idee si sono dissolte. Vediamo di riorganizzare tutto.
Vorrei iniziare dalla stupenda cover, di solito non mi soffermo tanto su di esse, ma questa mi ha davvero colpita. E’ elegante e semplice, potrei stare ore ed ore ad osservarla senza mai stancarmi. Ha un fascino particolare e magnetico. E’ stata un’ottima scelta.
In questo romanzo saremo catapultati in una locanda che si affaccia sul lago Trasimeno, nella bellissima Umbria, dove si svolgerà gran parte della storia.
Faremo la conoscenza di personaggi molto intriganti e scopriremo le loro storie. I protagonisti di “La Locanda delle emozioni di carta” non sono tanto Matilde, Matteo, Ginevra e Riccardo, ma sono le emozioni che scaturiscono da essi e dalle loro storie. I sentimenti sono così intensi che ti lasciano senza fiato, riescono a risucchiarti nel loro vortice e appena si conclude la storia ti lasciano sconvolta e con un grande vuoto dentro.
Matilde è un ex psicoterapeuta con un divorzio alle spalle, ha lasciato quella che era la sua vita per aprire una locanda con la sua amica ed ex paziente, Emma. La loro locanda è diventata un punto di riferimento per gli scrittori e gli amanti della scrittura. Da quando si è separata è diventata finalmente una donna diversa. Nel suo matrimonio cercava l’amore vero, la passione, il sentimento, proprio come era accaduto con un flirt quando era solo una giovane universitaria, ma così non è stato.
La vita di Matilde scorre serena, anche fin troppo, nella sua locanda ma il destino ha in serbo per lei altre sorprese. “La libraia dai capelli rossi” è un libro con avvenimenti autobiografici che è stato scritto da Matteo Rossini, ovvero il vecchio flirt di Matilde. L’ex psicoterapeuta è sconvolta in senso positivo perchè “La libraia dai capelli rossi” è proprio lei. Scoprire che dopo 30 anni Matteo era ancora interessato a lei ha donato una nuova forza alla donna.
Sarà il destino che offre una nuova possibilità a Matteo e Matilde??
Matilde non si lascia sfuggire questa opportunità e organizza un salotto letterario alla locanda per incontrare Matteo.
Matteo è un avvocato prestigioso e nel tempo libero si occupa della sua più grande passione: La scrittura. E’ un famoso scrittore di noir, ma in questo ultimo periodo ha sentito il bisogno di cambiare genere. Non si sentiva più legato al noir, voleva qualcosa per esprimere quello che teneva dentro.
Lui è un personaggio che non ha mai avuto il coraggio di seguire la propria strada, prima plagiato dal padre che voleva che diventasse un avvocato e portasse avanti lo studio di famiglia. Per tenere alto il prestigio della famiglia ha dovuto sposare una donna che non amava e accettare, Celeste, una figlia che non era sua.
L’unica decisione che ha preso in tutta la sua vita è quella di avere sua figlia Ginevra, ma con la pubblicazione del suo ultimo libro “La libraia dai capelli rossi” ha compromesso il suo rapporto con l’adorata Ginevra.
Il suo freddo e distaccato matrimonio lo ha distrutto e per tutti quegli anni si è pentito di non aver lottato per l’unica donna che abbia mai amato.
Poteva essere felice con Matilde?
Forse poteva dare una risposta a quella domanda incontrandola dopo 30 anni, e cosi accetta di andare alla locanda anche se sa che questa sua decisione potrà spezzare ancora di più il rapporto con la figlia. Ma finalmente ha trovato il coraggio e anche lui merita la sua fetta di felicità in una vita fatta di tristezza e rimpianti.
Ginevra è una giovane giornalista free lance, per tutta la sua vita è sempre stata messa da parte dalla madre e dalla sorella. L’unico che provava un po’ di sentimento per lei era il padre con cui aveva un rapporto simbiotico. Con lui non aveva bisogno dell’affetto della madre, che aveva occhi solo per Celeste. Ma quando a pubblicato il libro si è messa sentita da parte da un’altra donna, si è sentita tradita dal padre e per questo non riesce a perdonarlo. Vuole punire il padre in tutti i modi possibili e per questo ignora tutte le chiamate, i messaggi, le email che lui le manda. Quando scopre che lui ha cercato quella donna si sente ancora più ferita. In un certo senso capisco il suo senso di abbandono, sopratutto per aver avuto una madre del genere, però doveva anche capire il bisogno del padre.
Non l’ha mai abbandonata e l’ha sempre cercata dimostrando quando ci tenesse a lei.
Per fortuna nella vita di Ginevra capita il bel Riccardo. Anche lui ha una serie di problemi ma grazie all’aiuto e alla vicinanza di lei riesce a superarli.
Meglio se mi fermo qui, ho già rivelato troppo, non vi voglio rovinarvi il libro spoilerando qualcosa.
Per sapere di più dovrete leggerlo, ne vale la pena.
Tutte le storie da quelle principali a quelle secondarie sono appassionanti e ben descritte, grazie anche allo stile di scrittura dell’autrice. Sono rimasta folgorata delle sue parole, riescono veramente a toccarti dentro. Le storie dei protagonisti sono dolci, toccanti, tenere, ma anche piene di rabbia, di rimpianti, di tristezza. Mi sono emozionata tantissimo e non sempre un libro riesce a prendermi cosi tanto e colpirmi nel profondo. Tutte queste emozioni ti colpiscono come un treno in piena corsa e l’unica cosa che vuoi è tornare a salire su quel treno e continuare a provarle.
Non vedo l’ora di leggere qualche altra opera di Viviana, sono curiosa su cosa si inventerà questa volta e sono assolutamente certe che mi conquisterà come ha fatto con questo libro.
Vi consiglio caldamente di non lasciarvi scappare questa storia, leggete La locanda delle emozioni di carta, vi regalerà qualcosa di unico e profondo.
Ringrazio l’autrice per avermi dato la possibilità di leggere il suo romanzo e mi scuso ancora per tutto questo ritardo.
Voto: 5 stelline