Titolo: Il sole dei morenti
Autore: Jean-Claude Izzo
Editore: e/o
Anno: 2011
“Solo quando il mondo ti crolla addosso scopri l’orrore. Che nel mondo esiste l’orrore. Perché sei sbattuto in un’altra vita e incontri gente di cui non avevi nemmeno immaginato l’esistenza, ne il dolore…”
Inizio con una citazione. Il libro è ricco di passaggi su cui riflettere, esposti in ambiente crudo ma poi forse più caldo delle nostre case.
Si parla di persone che una volta conducevano vite normali e agiate, e ora sono come immondizia. Senza tetto, vagabondi. Per colpa di errori o del destino, ma soprattutto per colpa di quel senso di sconfitta che li prende, che non li abbandona più, che li vince. In un mondo dove la morte viene vista come una liberazione e nello stesso tempo si resta aggrappati alla vita senza saperne il motivo. Sopravvivenza, la chiamano. Con una rassegnazione che non si rassegna mai del tutto.
E’ il viaggio rabbioso di Rico attraverso realtà che non ci riesce di immaginare veramente. Come la miseria, che ci sfiora in quel che vediamo ma, finché non ci tocca, mai comprenderemo.
Scrittura scorrevole e diretta, come piace a me.
Da leggere, meditando sul senso della nostra vita e delle nostre (s)fortune.