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Questo spazio permette al sito di continuare ad offrire in modo gratuito tutti i suoi contenuti!La fiaba
Venerdì 28 Marzo 2014 14:14 Scritto da Claudia Pirani
Per procurarsi da mangiare andavano a caccia e a pesca assieme a papà Aron, mentre mamma Brita rimaneva a casa a sbrigare il resto delle faccende domestiche.
Da qualche tempo però i 2 bambini si erano accorti che le giornate erano molto corte e che veniva buio presto. Infatti rientravano dalla caccia sempre prima per paura di non trovare la strada del ritorno e per giocare in casa non bastava più solo una candela a fare luce ma dovevano accederne almeno tre.
Una mattina, durante il solito giro che Aina faceva per sistemare le trappole, notò un bagliore proveniente da un mucchio di foglie.
Si avvicinò con un pó di paura perché non aveva mai visto nulla di simile ma era anche molto curiosa di scoprire che cosa si nascondesse lì sotto. Sollevando piano piano le foglie fu accecata da una luce immensa ... questa volta in trappola anziché un capriolo c'era finito il Sole!
Aina non poteva credere ai suoi occhi, il tanto adorato Sole era caduto nella sua trappola, pensò che d'ora in poi avrebbe potuto finalmente giocare nel bosco, in giardino, in casa alla luce, senza aver mai più il timore che diventasse buio.
Il Sole quando vide Aina sbottò: «Sei tu allora che hai messo la trappola vicino a questo fiume?»
«Ssi .... ssi» rispose con voce tremolante Aina.
«Avevo la bocca arsa ed ero venuto a dissetarmi in questo meraviglioso fiume dalle acque pure e cristalline, quando appoggiandomi sul bordo della riva la tua terrificante trappola è scattata e mi ha intrappolato qui da parecchio tempo» spiegò il Sole.
Poi continuò: «Devi liberarmi subito!» Aina gli rispose: «Scusami ma devo andare a chiamare mio fratello Adam» e corse via.
Quando Aina trovò il fratello e gli spiegò tutta la situazione, entrambi eccitati tornarono dal Sole e Adam gli disse: «Buongiorno Sole, ci dispiace ma noi non possiamo liberarti, perché vogliamo avere tanta luce per poter giocare quanto ci pare. Siamo stanchi del buio, e a dir la verità un pó ci fa paura».
Il Sole capì il punto di vista dei bambini e allora con tono più amichevole disse: «Cari fanciulli io vi capisco, a tutti i bimbi piacerebbe giocare giorno e notte, quando e quanto vorrebbero. Ma se voi mi tenete prigioniero qui potrete giocare solo voi, perché tutti gli altri bambini saranno al buio! E' giusto questo?» Adam e Aina si misero a riflettere sulle parole del Sole e giunsero alla conclusione che tutto ciò non era giusto perché anche tutti gli altri bambini avevano il diritto di poter giocare e scherzare alla luce del Sole.Decisero quindi di liberare il Sole dalla trappola restituendogli la libertà. Il Sole, apprezzando il bellissimo gesto altruistico dei due fratelli, prima di innalzarsi nel cielo pensò di dargli un ultimo consiglio: «Caro Adam e cara Aina, siete stati molto gentili a liberarmi e a non pensare solo a voi stessi. Per questo vi svelerò un segreto: non dovete aver paura del buio, perché io sorgerò ogni mattina e tramonterò ogni sera, per sempre e all'imbrunire vi basterà accendere una candela e la sua bellissima luce si irradierà in qualsiasi posto voi siate trasformando la vostra paura in gioia».
Così dicendo il Sole si congedò dai due fratellini, che lo videro salire in alto nel cielo e rimettersi nel posto di sempre.
Tornarono così a casa felici e contenti della buona azione fatta raccontando questa meravigliosa e incredibile avventura a mamma e papà.