OMBRE
Mac Carthy, per farsi un nome e entrare nelle grazie delle classi dominanti, il dogma anticomunista era l’ottimo, perciò fece esplodere una lista di duecentocinque persone e lanciò la sua crociata alla conquista della mentalità degli statunitensi; con una rete di informatori nelle università, negli uffici statali, negli studi di Hollywood, nei quartieri, nelle abitazioni private incriminò e mise al bando centinaia di intellettuali; mise sotto controllo le telefonate e la posta delle associazioni troppo liberali e schedò cinque milioni di persone; ripulì le biblioteche dai libri sospetti, mise sotto accusa tanti onesti, dai professori di chiara fama ai vescovi protestanti di grande prestigio. Chi usciva dai canoni del conformismo diventava un sovversivo. La cultura americana perderà la peculiarità intellettuale, con la fine dell’antifascismo il suo magistero; senza un pensiero e senza un impegno progressivo, non sarà all’avanguardia con nessuna cultura e rischierà di darsi totalmente alla causa della reazione mondiale? Riprenderanno i giorni della rinascita con il sole sulle mani? (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).
LA LUCE TI ACCECA, MC CARTHY
Mc Carthy, ti ho visto oggi alla periferia
in un supergiallo di gangsters inafferrabili:
eri il capo che resta nell’ombra
armato di pistola col silenziatore,
la sigaretta accesa dal gregario
appena la vittima cade sull’asfalto.
La polizia non riusciva a metter le mani
sul tuo cinismo in fuga nella notte
bianca di insegne e dei denti dei negri
che hanno in bocca l’amaro dell’America
e nel cuore il peso enorme delle sue catene.
La polizia dalle mani molteplici
non riusciva ad afferrarti, Mc Carthy;
ma le mani dei popoli, le mani oneste,
le mani forti dei popoli ti hanno raggiunto.
Michael e Robert levano il pugno innocente
vuoto del fiato del padre e della madre
folgorati da una luce che ti acceca, Mc Carthy.
Bimbi sperduti nella notte vasta come il loro terrore
ti accusano in Asia sopra le fiamme
del loro paese, l’angoscia delle madri
batte ai porti dell’America con la voce dell’uragano.
Il ferro e il petrolio portano il sapore del sangue.
Una vita, per te, ha peso di dollari,Mc Carthy,
e la tua ombra è passata per le strade di Berlino
esperta guida di spie e di sabotatori.
Gli ultimi tiranni ti adorano, Mc Carthy:
il tuo ghigno riempie il vuoto dei loro regni
e consola le loro paure improvvise
quando dentro la terra anche le sorgenti
levano il loro canto di ribellione.
La notte ti sentiamo ai confini d’Europa
come una iena che viene dal deserto
e fiuta i nostri pensieri, fiuta i sogni
dei nostri figli e l’amore delle nostre donne,
fiuta le parole dei nostri libri e le pagine bianche
su cui dobbiamo scrivere le parole
dei giorni sereni strappati alla tua rabbia.
Ma all’alba, alla sirena della prima fabbrica,
sei un’ombra che ha sfiorato appena
le strade e il cielo limpido sugli operai
che ti conoscono, Mc Carthy, e tornano
a un giorno di lotta, il sole sulle mani.
-Romano Pascutto-
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