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Il solo nominare le isole Cayman mette un poco di ansia

Creato il 21 ottobre 2012 da Antonioriccipv @antonioricci

Parto dall’amaca di Michele Serra di oggi per fare alcune considerazioni:

Il solo nominare le isole Cayman mette un poco di ansia

“Delle spiegazioni date dal giovane uomo d’affari Serra (solo un omonimo, lo giuro) a proposito dei suoi fondi caraibici ho capito pochissimo. La frase “sono un investitore istituzionale basato a Londra, regolato dall’Fsa e dalla Sec e tassato dall’Inland Revenue” per me è turco. Questo non significa, ovviamente, che non siano spiegazioni esaurienti; né che Serra celi alcunché di opaco o di illegittimo nelle sue attività. Significa, però, che quel mondo – così rilevante nel determinare, specie negli ultimi anni, il destino di tutti – si muove dentro un reticolo di regole e di interessi che sfuggono, diciamo così, al dibattito ordinario. La stragrande maggioranza del corpo sociale (il famoso “99 per cento” cui si appella, con molte buone ragioni, Occupy Wall Street) si sente largamente esclusa da meccanismi che le appaiono al tempo stesso potentissimi, invisibili e incontrollabili; e questo – soprattutto per una forza politica di sinistra – è ovviamente un problema non piccolo. Né Serra né Renzi devono offendersi se il solo nominare le isole Cayman mette un poco di ansia”.

Come ho già detto non mi è per nulla piaciuto l’endorsement e soprattutto la raccolta fondi di Davide Serra, nei confronti di Renzi.

Detto questo Bersani e la nomenclatura del PD non può certo dare lezioni sui rapporti con i banchieri come ci ricorda Gad Lerner.

Certo il mondo della finanza va conosciuto, va instaurato un dialogo, per arrivare a ribadire che anche in questo mondo debbono valere alcune regole ben precise stabilite dalla politica.

Non va mai dimenticato che la crisi che viviamo e per la quale tanti sacrifici abbiamo fatto i tutta Europa ha una delle principali cause in eccessi e malfunzionamenti del mondo della finanza partendo dalla crisi dei mutui sub-prime, mutui a basse garanzie (perché sottoscritti da contraenti con reddito inadeguato o con passato di insolvenze o fallimenti) concessi dalle banche d’investimento americane.

Il mondo della finanza non va demonizzato ma va rivendicata e praticata la possibilità della politica di regolare questo mondo. Mondo che ha differenza di quello che ci hanno tentato di far credere non si regola da se ma da solo fa disastri.

Dobbiamo parlarne, il centrosinistra italiano ed europeo deve parlarne e trovare soluzioni concrete come ci  ricorda Pippo Civati.



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