Secondo una ricerca dell’istituto americano Sri International i bambini che dormono regolarmente hanno maggiori possibilità di migliorare le proprie capacità cognitive.
Durante lo studio sono stati analizzati 8.000 bambini e quelli che dormivano 11 ore a notte hanno raccolto i migliori risultati nei test di apprendimento, migliore attenzione e sviluppo del linguaggio.
Per i pediatri 11 ore sono il tempo ideale per il riposo dei bambini di 4 anni, età presa in oggetto dallo studio che è stato presentato al convegno delle Associated Professional Sleep Societies dall’autrice della Erika Gaylor.
La Gaylor afferma: “È importante che i genitori diano degli orari precisi per il sonno dei figli. Anche i pediatri dovrebbero insegnare agli assistiti che un comportamento virtuoso ha degli effetti molto positivi sulle capacità dei bambini”.
Il legame fra sonno e apprendimento è l’argomento di un’altro studio presentato anche dall’Università della Florida la cui conclusione è che i neonati iniziano immediatamente ad imparare ed elaborano le informazioni apprese anche durante il sonno.
Questi dati sono stati ricavati dall’osservazione di un gruppo di neonati di uno o due giorni che, anche durante il riposo, mostrano una buona attività cerebrale.
Il fatto che durante il sonno avvenga l’elaborazione delle informazioni ricevute durante la veglia era noto ma non c’era mai stata nessuna analisi in soggetti così piccoli.