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IL SU-POST DEL SABATO. Sfida all’Ok Corral tra Formigoni e Vendola. La Fiat in America e un kalashnikov in tivvù (libica)

Creato il 26 marzo 2011 da Massimoconsorti @massimoconsorti
IL SU-POST DEL SABATO. Sfida all’Ok Corral tra Formigoni e Vendola. La Fiat in America e un kalashnikov in tivvù (libica)PillolaLa Lombardia, come ormai tutti sanno, è una terra in cui la mafia non esiste, la camorra è una entità astratta e la ‘ndrangheta una dimensione da visionari. La regione con la più alta densità di leghisti e pidiellini del mondo è talmente intasata dai seguaci della dottrina berlusconiana del self-godeur e di quella bossiana del “dagli al negher” che difficilmente qualche altra forza politico-sociale-affaristica potrebbe piantarvi le tende. Preso atto della fedina penale del governatorato lombardo, conservata gelosamente nella stanza del ministro degli interni Roberto Maroni, meglio conosciuto come “il torturatore del Blues”, un altro governatore, questa volta di un ente territoriale un po’ più a sud, ha invece dichiarato papale papale che la Lombardia è la regione più mafiosa d’Italia. È successo un pandemonio. L’ex ideologo della castità, Roberto Formigoni, è andato su tutte le furie dando il via ad uno scambio di contumelie di cui non si rendono protagonisti neppure i camalli del porto di Genova durante l’happy hour di fine giornata. In possesso di una coda di paglia degna della miglior volpe del deserto, Formigoni ha iniziato ad insultare Nichi Vendola come solo gli uomini di Silvio riescono a fare, passando dal politico al personale in un giro di valzer. Lo logica è quella stringente della comunicazione di regime, secondo la quale se io affermo che la tua visione della giustizia è di parte, tu mi rispondi che mia sorella è una zoccola, cosa c’entri non si sa però è una risposta. E così, a fronte di un’accusa forse un po’ sopra le righe di Vendola alla Lombardia, Formigoni ha risposto a Vendola: “Tu sei un drogato”. Ricostruiamo la vicenda. Nichi Vendola, che sente aria di elezioni come tutti, si è lasciato andare ad un giudizio che, seppur estremizzato, è quello portato alla luce dalle indagini che da mesi stanno conducendo i giudici di Milano sulle infiltrazioni delle ‘ndrine in regione. Gli arresti e le carte che parlano di “mani della ‘ndrangheta sull’economia del Nord Italia” ne sono la testimonianza più evidente nonostante che le dichiarazioni di politici, prefetti e questori tendano a porre l’accento sulla “normalità” tutta italiana di una percentuale di malaffare dappertutto. Formigoni, sentitosi punto nel vivo, ha reagito dicendo di Vendola: “E' un miserabile, lo sapevamo e lo confermo: ripete le stesse parole da parecchi giorni, quindi probabilmente è sotto l’effetto di qualche sostanza”. Se ripetere gli stessi concetti ogni volta dovesse essere il segnale di assunzione di sostanze stupefacenti, cosa dovremmo dire di Berlusconi che ripete da sempre di essere il migliore? Ma Formigoni punta più in alto e chiude la sua dichiarazione contro il governatore della Puglia con una domanda: “Come mai il suo ex assessore Tedesco, che non è stato messo in galera solo perché il Pd lo ha fatto senatore, ha detto che gli stessi reati commessi da lui li ha commessi Vendola? Risponda Vendola: come mai non è in galera?” E la risposta è arrivata a stretto giro di nota d’agenzia. “L’ex assessore lombardo Piergianni Prosperini – ha detto il Nichi – ha ricevuto attestazioni di solidarietà da Formigoni fino a quando non ha patteggiato la pena riconoscendo il reato”. Nota sibillina che, alla fine, voleva solo dire: “Non prendo lezioni di moralità dal casto Roberto”.PillolinaLo sapevamo tutti ma ora la Reuters lo conferma. La Fiat se ne andrà in America. Fatta la fusione con la Chrysler, armi e bagagli l’industria torinese si trasferirà a Detroit. E questo potrebbe accadere già alla fine del 2011. A chi non lo sapesse, diciamo che la Reuters, prima ancora di occuparsi di tutto quello che fa notizia, è stata (e per molti versi lo è ancora) l’agenzia del mondo economico per antonomasia. E lo dimostra il fatto che la notizia sulla Fiat non è il solito “lancio” ma una “analisi” condotta attraverso i “testimonial”, che sono poi fonti anonime molto vicine all’azienda. Non trattandosi del “Giornale” (quel foglio di carta da pesce che dice che la colpa dell’aumento della benzina è di Nanni Moretti e di tutti gli autori di filmetti come lui), ma della Reuters, la notizia ha una attendibilità molto vicina alla realtà tanto che in parecchi hanno iniziato a preoccuparsi. Nonostante le pronte smentite del cittadino svizzero Sergio Marchionne e del “pupo per sempre” John Elkann, Maurizio Landini, che di professione fa il segretario della Fiom, ha chiesto spiegazioni immediate alla dirigenza Fiat, seguito dall’opposizione che ha invitato il governo a un intervento immediato. Berlusconi, che in questo momento ha altri problemi, ha chiesto a sua volta al ministro Romani (si, proprio quello di "Colpo grosso") di indagare, mentre Marchionne, laconicamente ha dichiarato: “Le voci riportate dalla Reuters sono prive di ogni fondamento e tutte le decisioni strategiche della Fiat sono rinviate al 2014”. Dalle parti del Lingotto è stato visto Mastro Geppetto con una sega in mano. Quel naso si allunga sempre di più.SuppostaUn noto conduttore del tg di Gheddafi è apparso sullo schermo televisivo con un kalashnikov in mano. Invitando con l’uso di uno strano idioma (infatti era arabo) i patrioti libici a ribellarsi ai ribelli, il mezzobusto libico ha dato la dimostrazione pratica di quello che comunemente viene definito “giornalismo militante”. A chi il kalashnikov a chi gli editoriali.

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