Un fallimento può essere il punto di partenza per raggiungere l’obbiettivo che vogliamo realizzare: tutto sta all’interpretazione che si sceglie di dare alle difficoltà.
Si può scegliere di leggere un fallimento come una sconfitta e rassegnarsi ad essa oppure si può accettare il fatto che gli errori esistono e scegliere di imparare da essi per migliorare nel futuro.
Il fallimento in sè non esiste. Esistono solo risultati non adeguati alle proprie aspettative. Non esistono neanche le persone “fallite”, esistono solo persone che per un qualsiasi motivo si sono arrese.
Quando una persona insiste in un obiettivo e ci prova diverse volte indipendentemente dal risultato non si può considerare fallita: chi non si arrende non sarà mai un fallito. Potrà ottenere cattivi risultati, commettere errori, andare incontro a cadute, ma se riesce a trarre lezioni e insegnamenti questi fallimenti diventeranno parte del suo successo.
Un fallimento può essere il punto di partenza per raggiungere l’obbiettivo che vogliamo realizzare: tutto sta all’interpretazione che si sceglie di dare alle difficoltà.
Si può scegliere di leggere un fallimento come una sconfitta e rassegnarsi ad essa oppure si può accettare il fatto che gli errori esistono e scegliere di imparare da essi per migliorare nel futuro.
Ogni storia di successo contiene sempre al suo interno degli episodi o degli aspetti di minore successo e in tanti casi sono state proprio le esperienze negative a fornire la motivazione e la carica necessarie a completare il percorso con successo.
Nessuno dovrebbe permettere agli episodi non riusciti secondo le aspettative di porre fine ai propri sogni.
É necessario imparare la lezione, trasformare gli errori in esperienze e trarre da questi la forza per affrontare con maggiore preparazione tutte le prossime sfide. In questo modo sarà possibile sfruttare i fallimenti come pezzi importanti per completare il puzzle del proprio successo.
Come la luce non potrebbe esistere se non esistesse il buio, e le vacanze non avrebbero ragion d’essere se non esistessero impegni e doveri, così il fallimento esiste perchè esiste il successo: non esisterebbe uno senza la presenza o il ricordo dell’altro.
I campioni non sono quelli che non falliscono mai, i campioni sono quelli che resistono meglio di fronte ai fallimenti della vita e sanno imparare da questi. Ogni fallimento è l’opportunità per migliorarsi, è un passo in avanti verso la conquista del proprio obiettivo.
Visto da questo punto di vista, vale di più il successo o il fallimento?