Il Superbollo è inefficace, ma nessuno lo cancella

Da Autopiu @auto_motori

Cattive nuove per i tartassati automobilisti italiani. Il Governo Letta pare intenzionato a non cancellare il cosiddetto Superbollo, chiamato anche la “patrimoniale sulle automobili”. A settembre la sua eliminazione pareva cosa fatta, ma recentemente l’Esecutivo ha fatto marcia indietro.

Questa tassa, introdotta nel 2011 da Berlusconi e resa ancora più aspra da Monti l’anno successivo, interessa le vetture con una potenza superiore ai 185 kW. Nello specifico, il Superbollo costa al proprietario del mezzo 20 euro in più per ogni kW che supera il limite indicato.

Alcune associazioni di automobilisti, tuttavia, hanno recentemente presentato dei dati che hanno scosso, non poco, il Ministero dell’Economia. Stando a questa ricerca, il Superbollo ha causato più danni che benefici. Le vendite di auto di grossa cilindrata, per colpa della tassa, si sono ridotte del 35% in 24 mesi. Questo decremento, inoltre, ha generato una riduzione del gettito fiscale pari a circa 140milioni di euro nel solo 2012. Il bollo ha avuto, in sostanza, un effetto contrario al motivo per cui è stato introdotto, ossia rimpinguare le casse dello Stato.

E il Superbollo è all’origine di un altro fenomeno nefasto per l’economia del Paese, ossia le top car prese in leasing in Germania o in Repubblica Ceca. Una frode che permette di bypassare il pagamento della “patrimoniale sulle automobili” e di circolare sulle strade italiane.

Anche a detta dei consumatori, i leasing auto promossi in Italia sono molto convenienti, ma purtroppo la fiscalità eccessiva li rende poco appetibili, soprattutto se si sta cercando un’automobile di lusso.

Il Superbollo, quindi, resta in vigore, anche se è stata dimostrata la sua inefficacia. E chi vuole una top car va a prenderla nell’Europa dell’Est. Non sarebbe più semplice eliminare la tassa e ridare sostegno a un settore trainante per l’economia del Paese come quello dell’auto?


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