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Il Taeg (Tasso annuo effettivo globale) diventa piu’ trasparente incorporando i costi nascosti da banche e finanziarie

Da Mrinvest

Il Taeg (Tasso annuo effettivo globale) diventa piu’ trasparente incorporando i costi nascosti da banche e finanziarieAbbiamo già detto che il Taeg (Tasso annuo effettivo globale) rappresenta il costo effettivo in percentuale di un prestito o di un mutuo. A differenza del Tan (Tasso annuo nominale), che rappresenta il tasso di interesse, il Taeg è comprensivo sia del Tan sia di altre spese inerenti il finanziamento, come già indicato in un precedente articolo.
Ma da giugno, in seguito alla direttiva 48 del 2008 della CE (Comunità Europea), è entrato in vigore il decreto 141 del 2010, che indica la nuova composizione del Taeg.

Questo indicatore, introdotto in Italia nel 1992, era abbastanza incompleto dal punto di vista dell’interpretazione, tanto che, banche e finanziarie, hanno potuto

omettere delle voci di spesa, facendo risultare più convenienti prestiti e mutui.

Con le nuove disposizioni, faranno parte del Taeg, oltre che le spese di perizia sul valore della casa (nel caso di mutuo), le spese di istruttoria, le assicurazioni obbligatorie, gli interessi e le spese di incasso delle rate, anche le spese inerenti la gestione del conto corrente o di eventuali carte, le assicurazioni facoltative sottoscritte anche con operatori diversi, e qualsiasi altra spesa accessoria inerente il mutuo ed il prestito.

Da questo mese, dunque, il Taeg diventa più trasparente, anche se i prestiti e i mutui chiaramente sembreranno più cari. Finalmente si è fatta chiarezza, e banche e finanziarie non avranno più scappatoie per non dichiarare ai clienti i costi nascosti.


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