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Il taglio delle Province visto dal Corriere della Sera, con una ‘i’ di troppo

Creato il 21 luglio 2012 da Candidonews @Candidonews

Il taglio delle Province visto dal Corriere della Sera, con una ‘i’ di troppo

Scompaiono le province (e meno male!) ma sulla Home del Corriere.it sembra esserci una ‘i’ di troppo. La nuova querelle dell’estate è quindi ‘Province si scrive con la ‘i’ o no?’. In realtà la regola sulla presenza o meno della ‘i’ sembra essere del tutto arbitraria:

Per mettere ordine nella questione dei plurali delle parole in -cia e -gia, recentemente (molto recentemente) si è stabilita una regola: la i rimane se la c e la g sono precedute da vocale, cade se sono precedute da consonante. Quindi camicie e facce, ciliegie e spiagge.

È una regola del tutto arbitraria, perché la i, che al singolare è necessaria per indicare il suono palatale (ciliegia non *ciliega) al plurale è del tutto inutile: *ciliege e ciliegie avrebbero esattamente lo stesso suono, come facce e *faccie. Ma è una regola facile da ricordare, e tanto vale tenerla.

Il Corriere quindi non sbaglia usando una versione ‘antica’ della parola. D’altronde il quotidiano di Via Solferino è uno dei piu vecchi del Paese. Il linguaggio si adegua all’età….

 


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