Magazine Bellezza
tenetevela cara altrimenti farà come la mia che ha chiuso baracca e burattini e se n'è andata a lavorare... nientepopodimeno che in Arabia Saudita. Ed è vero che io andavo a tagliarli a Firenze quando stavo ad Arezzo, e poi ad Arezzo quando stavo a Poppi ma andare a Riyad (se è li che è) quando ho bisogno di un taglio mi sembra veramente eccessivo!
Beh io ho aspettato a lungo prima di decidermi a provare quello nuovo che mi avavano raccomandato, sperando che capitasse qualche cosa che mi illuminasse sul da fare, ma oggi ho dovuto cedere e provare.
Un buon parrucchiere per me è non solo una persona che ha la capacità tecnica di farti sembrare a posto, più giovane, più avvenente, rinnovata e pronta ad affrontare qualsiasi cosa, ma è anche una persona che sa capire cosa proporti e anche cosa non imporre in merito a tagli, acconciature, prodotti da usare su di te. Questo perchè è intelligente e capisce che:
1) faresti ridere i polli altrimenti2) non si confà con il tuo stile di vita3)dovresti venire a rimetterti la testa a posto ogni poco e tu vedi il parrucchiere ogni 6 mesi quando proprio non puoi farne a meno. 4) è inutile rileccarti tanto perchè tanto appena puoi ci metti le mani dentro (ai capelli)
...e soprattutto non ha le frustrazioni da genio incompreso che hanno certi parrucchieri che devono prima servire il proprio egotismo piuttosto che i desideri del cliente.
Atto primo: lo shampoo. Un buon shampoo deve fare un massaggio cutaneo tale che a parte farti gemere dal piacere deve dare l'impressione che le cellule del tuo cuoio capelluto si siano fatte una sessione di Shiatzu e che i tuoi capelli siano cresciuti di 5 millimetri solo per l'apporto di nuovo sangue nei follicoli. Quello di oggi è stato il peggiore della mia vita. Secondo me quella ragazza era vergine, (parrucchieristicamente parlando) non aveva nessuna confidenza, come avesse paura di toccarmi. A parte il non riuscire a regolare l'acqua, che poi le ho chiesto di lasciare fredda, la cosa peggiore è che passava le mani sulla testa senza infilare le dita fra i capelli per fare schiuma e massaggiarmi, spargendo invece l'acqua a lungo sui capelli con carezzine a palmo piatto come se lo shampoo fosse uno sgrassatore a forza industriale che agisce senza far fatica. Dopo due insaponature ero pronta ad urlare o altrimenti ficcarmi le mani in testa e farmelo da me. Ho pazientato per non offendere la novizia fino a che mi ha messo in testa un velo cotonoso e elastico che tutto aveva salvo la consistenza di un'asciugamano e con quello ha cercato di assorbire l'acqua eccessiva, quindi non contenta con un lembo fradicio ha bagnato bene bene intorno alle orecchie dove era asciutto. Quando goffamente ha cercato di avvolgermi la faccia ho esaurito la pazienza e chiedendole il permesso ho preso quella povera scusa per un asciugamano e l'ho avvolta a mo' di turbante.
Atto secondo: il taglio. Ho spiegato che volevo una specie di carrè con la divisa laterale che creava un ciuffo sulla mia sinistra: più corto dietro che davanti ma non "asimmetrico" (come viene definito il look per discotecare e cubiste che vedi sulle modelle nelle riviste di settore) e un po' sfilato in modo da essere a posto anche se non lo asciugavo con la spazzola. Lui con mano pesante e sbrigativa ha tagliato dietro senza tanto layering, e in un balletto aveva finito. Salvo che era pari davanti e dietro, e quindi gli ho fatto ritoccare il dietro che fosse leggermente più corto. Fatta la riga nel mezzo per tagliare il davanti gli ho dovuto ricordare che volevo la riga da una parte, al chè lui ha insistito che comunque si taglia nel mezzo anche se poi si porta il capello alla Veronica Lake. Visto che la mia ha sempre tagliato impostando prima la riga ho insistito che tagliasse nell'altro modo rispiegando quello che volevo. Allora eccolo partire con la solita pippa del "sono 20 anni che taglio capelli blah blah..." - avrei dovuto reiterare che sono 40 anni che mi faccio tagliare i capelli blah blah e quindi lo batto 2 a 1. Era ferreo sul bisogna tagliare nel mezzo sennò una parte viene più lunga dell'altra - Duuhuuh!? come direbbe Homer Simpson - non era esattamente quello che volevo? Insomma, non c'è stato verso, ha voluto fare di testa sua (ho notato che è una prerogativa dei parrucchieri uomini quella di fare l'artiste) e io mi sono dovuta sottomettere perchè, come gli ho detto un pò seccata, le forbici le teneva in mano lui!
Alla fine è venuto un carrè dritto, asimmetrico solo nel senso che di fronte, riga in mezzo i capelli non hanno comunque la stessa lunghezza. Li ha asciugati ben bene sempre con riga centrale e solo dopo che ha finito gli ho detto -di nuovo- che la riga la volevo da una parte e visto che c'era, asciugati in avanti che coprano un po' la fronte, invece che all'indietro come se ci fosse il Libeccio nel salone. Dopo aver cercato di ottenere l'effetto con la spazzola gli ho suggerito che se voleva che il ciuffo rimanesse tale senza l'uso della lacca effetto casco forse era il caso di sfilarli un pochino. Quindi invece di ricoprirmi con la mantellina che aveva rimosso prima di asciugare, mi ha fatto tenere in mano a mò di vassoio la carta che si avvolge attorno al collo e ha dato una sforbiciata dritta ad un bel quantitativo di zazzera, facendogli poi una seghina con la forbice a denti radi (dimostrando quindi che ne possiede una) e voilà mi ha appoggiato quella ciocca monca su un lato della faccia come tocco finale. Ta-da!
Ovviamente ora invece di avere un ciuffo come lo volevo ho i capelli tutti tagliati a lunghezze differenti, ma non sfilati come si deve ma a ciocche. L'unica consolazione è che anche con un carrè dritto e malfatto uno sopravvive senza offendere fino al prossimo taglio, ma l'esperienza ha certamente sottolineato quanto mi manchi la mia ex parrucchiera. Se uno deve fare un paragone fra i due, il taglio di oggi è come vino Tavernello a confronto con quello della ex che è un Chateau Pétrus francese: sono entrambi vini e si bevono, ma che differenza!
Continuerò la mia "recherche du coiffeur perdu " ma di sicuro la prossima che provo sarà donna.
PS della serie: se stai zitta è meglio. Pare che il taglio da me tanto deriso sia invece un successo. Normalmente non nota nessuno il cambiamento, ma tre familiari su 3 mi hanno complimentata oggi - che siano seghe tutte mie allora? Lo sapremo al prossimo shampoo e messa in piega fatta in casa!!
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