Gerald RoseNord-Sud edizioni, 2012, 32 p.IllustratoEtà di lettura: scuola dell'infanzia, primo ciclo scuola primaria
Al limitare della giungla viveva Tigre. Triste e deperito per via della vecchiaia, non riuscendo più a procacciarsi il cibo necessario per sopravvivere, veniva schernito dagli altri animali della giungla. La fame si faceva sentire sempre più forte e spesso la notte restava ad osservare dalla finestra del palazzo reale il sultano intento a cenare insieme alla sua famiglia seduto ad un tavolo imbandito con ogni leccornia.Un giorno, spiando un servo che batteva alcuni tappeti di tigre nel giardino del palazzo, Tigre ebbe un'idea geniale per riuscire a procurarsi del cibo: aspettò il momento giusto, quando il servo era distratto, poi nascose uno dei tappeti stesi in giardino e si appese al suo posto al filo della biancheria. Quando il servo lo vide, tutto malconcio e sporco, iniziò a batterlo più forte nell'intento di pulirlo, poi lo prese e lo trascinò all'interno del palazzo insieme agli altri tappeti per rimetterli al loro posto.
Il povero Tigre non fu molto contento per il trattamento ricevuto, ma tuttavia fu molto felice quando, la sera il sultano e la sua famiglia mangiarono e chiaccherarono allegramente seduti su di lui, che così magro e bucherellato, sembrava in effetti uno dei tanti tappeti disseminati nella reggia.Da quel giorno Tigre, una volta rimasto solo, si nutriva degli avanzi lasciati dai commensali, beveva un bel te caldo e poi si sdraiava per dormire tranquillo e con la pancia piena. Le giornate a palazzo erano piacevoli e Tigre qualche volta veniva usato dai bambini che giocavano con lui facendo finta che fosse una tigre vera. Nessuno sospettava di nulla, tutto procedeva serenamente fino a quando Tigre iniziò a preoccuparsi per il visibile aumento di peso! Il suo ventre era più pieno e il suo pelo più lucente tanto che anche il sultano se ne accorse: quello che credeva essere il suo prezioso tappeto di tigre stranamente diventava giorno dopo giorno sempre più bello, ma anche sempre più puzzolente. Era assolutamente necessario lavarlo ma, se non fosse servito ad eliminare il cattivo odore, il sultano se ne sarebbe sbarazzato.E così, il giorno seguente, Tigre fu insaponato, strofinato e ripulito da cima a fondo, infine fu steso ad asciugare al sole issato al filo da bucato nel giardino del palazzo. E non fu comodissimo ora che aveva messa su qualche chiletto! Una volta asciutto e ricollocato al suo posto, Tigre iniziò a temere per la sua vita. Come poteva fare per non farsi scoprire? Aveva molta paura ora, temeva di poter fare una brutta fine, di essere ucciso e trasformato veramente in un vecchio e polveroso tappeto …E mentre era intento a pensare alla sua sorte, Tigre udì dei rumori sospetti. Tre ladroni entrarono nella sala pronti a saccheggiare ori e preziosi del palazzo. Stavano facendo razzia di ogni genere di oggetto prezioso quando la porta si spalancò ed entrò il sultano. Vedendolo entrare i ladroni lo aggredirono buttandolo per terra pronti a colpirlo con i loro pugnali. Tigre che era rimasto immobile ad osservare fino a qual momento, decise di agire per salvare il sultano: si alzò e ruggì così forte da mettere in fuga i ladroni che nell'intento di svignarsela rimasero incastrati in una finestra. Il gesto coraggioso di Tigre fu generosamente ricompensato dal sultano che proclamò alla sua famiglia la bella notizia: il tappeto di tigre lo aveva salvato e per questo sarebbe rimasto per sempre insieme a loro! Così quel giorno Tigre finalmente smise di fingere di essere un vecchio tappeto e visse per sempre felice e contento al palazzo del sultano in compagnia della sua famiglia... e con la pancia piena!Una storia divertente che sicuramente sarà apprezzata dai bambini per le sue colorate e suggestive illustrazioni. Perfetto per una lettura ad alta voce. Le facce di Tigre poi sono davvero buffe ed espressive!
Qui un video per scoprire il libro, mentre qui è possibile scoprire le illustrazioni dell'autore
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