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Il Tar ferma le trivellazioni nel mare delle Tremiti

Creato il 03 ottobre 2012 da Deanna @Deanna1911

tremiti, petrolio alle tremiti, trivellazioni tremiti, no trivellazioni, wwf, ricorso tar tremitiFinalmente una buona notizia, la natura ringrazia! Una vittoria del WWF, degli ambientalisti e soprattutto per le generazioni future. Ecco il testo diffuso dal Wwf Foggia:

Il TAR Lazio dice NO alle trivelle nel mare delle Tremiti accogliendo il ricorso proposto dal WWF Italia, Legambiente, LIPU e FAI contro il Ministero dell’Ambiente e il  Ministero per i Beni e le Attività Culturali nei confronti di Petroceltic Italia s.r.l.
IL Tribunale Amministrativo ha, infatti, annullato due Decreti  Ministeriali del marzo e maggio 2011 con i quali si esprimeva giudizio positivo di compatibilità ambientale circa il programma di ricerche petrolifere nel sottofondo marino in una area vicina alle isole.

Per il WWF si tratta di un passo fondamentale per bloccare l’assurda idea di mettere in pericolo il meraviglioso mare delle Tremiti con l’industria petrolifera che è un’industria inquinante in tutte le sue fasi e, pertanto, in grado di compromettere il turismo, la pesca, i delicati equilibri ambientali, la biodiversità.
Secondo il WWF e le altre  Associazioni, sostenute dalle Regioni Puglia e Molise e dalla Provincia di Foggia con memorie adesive, la Puglia avrebbe dovuto essere coinvolta nel procedimento di Valutazione d’ impatto Ambientale (VIA).
Ad avviso del Collegio giudicante tale censura è risultata fondata in quanto <<La Regione Puglia va considerata regione (direttamente) interessata>>. A questo proposito il TAR testualmente afferma << … è sufficiente considerare che, considerate le notorie caratteristiche del Mare Adriatico, una distanza della sede dell’intervento di poche decine di chilometri dalle Isole Tremiti (che rientrano nel territorio della Regione Puglia) non può con ogni evidenza non considerarsi significativa al fine di coinvolgere la medesima regione nel procedimento di VIA, in quanto l’impatto potenziale sull’ecosistema marino e sulle attività connesse alla pesca riguarda tutte le zone circostanti e non solamente quelle dell’Abruzzo e del Molise.>>
Inoltre i giudici amministrativi nella sentenza dichiarano << La giurisprudenza ha già avuto modo di evidenziare come l’utilizzo della tecnica dell’air gun sia foriero di conseguenze che si ripercuotono anche a distanza, attesa la natura delle onde acustiche e le modalità tecniche dell’operazione, quantomeno con riferimento alla possibile migrazione della fauna marina in luoghi diversi da quelli direttamente interessati dal passaggio della nave. >>
L’altra questione sollevata dal WWF e delle altre Associazioni, ancora una volta egregiamente assistite dagli avvocati Alessio Petretti, Vittorio Triggiani e Angelo Masucci, attiene all’omessa tempestiva informazione del pubblico sul programma di ricerche petrolifere. Anche tale censura è stata ritenuta fondata dai giudici per la mancata pubblicazione sui quotidiani pugliesi e la tardiva pubblicazione sui quotidiani molisani.
 Nelle Sentenze i giudici precisano << L’accoglimento delle predette censure comporta l’illegittimità dell’intera procedura e il conseguente annullamento degli atti impugnati …>>
 <<La sentenza del Tar è indubbiamente un grande risultato che ci incoraggia nella battaglia di salvaguardia del mare delle Tremiti.  –  ha dichiarato Matteo Orsino, vicepresidente del WWF Puglia – Le gravissime segnalazioni pervenute al Numero Verde dimostrano però che la giusta mobilitazione contro le trivellazioni petrolifere al largo delle Tremiti e in Adriatico viene utilizzata da taluni amministratori senza scrupoli come la foglia di fico per nascondere le loro gravi inadempienze nella repressione degli attuali ed accertati abusi edilizi e scempi ambientali che tutti i giorni sfregiano il Gargano>>.

<<La sentenza positiva del Tribunale Amministrativo è la dimostrazione – afferma Carlo Fierro, presidente del WWF Foggia – che per fermare la folle idea delle trivelle nel mare del Gargano si deve adottare una strategia d’attacco su più fronti, che certamente deve puntare alla mobilitazione popolare ma anche ad atti concreti di natura giuridica e legislativa. Aspetto questo che il WWF ha sempre considerato essenziale.>>

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