29 OTTOBRE - La campagna acquisti di quest’anno, condotta con abilità da Sogliano, ha messo a disposizione di Mandorlini una rosa di assoluta qualità. Due uomini per ogni ruolo, il massimo desiderio di ogni tecnico. Sono trascorse solo 11 giornate e sicuramente può sembrare prematuro parlare già di bilanci, anche se dopo l’esaltante successo esterno di Livorno e la vittoria interna con il Lanciano, siamo secondi in classifica a sole quattro lunghezze dalla capolista Sassuolo, attesa lunedì sera al Bentegodi nel più classico dei big match.
A mio avviso tuttavia, rimane ancora un nodo tattico da sciogliere ovvero il dilemma non ancora del tutto risolto del terzino sinistro. Dopo un calcio mercato trascorso, sulla scia della stagione appena terminata, sul mai venuto meno dualismo tra Scaglia e Pugliese, la società ha deciso di puntare sul secondo lasciando libero Scaglia di accasarsi alla Pro Vercelli, giusto qualche ora prima del raduno precampionato.
Confesso che ho sempre avuto una personale preferenza per Pugliese che, a differenza di Scaglia come ripete spesso anche Mandorlini, offre meno garanzie in fase difensiva ma è in grado però di garantire una costante spinta sulla fascia laterale, assolutamente indispensabile per la corretta interpretazione del suo 4-3-3. Accanto a Pugliese, è arrivato Fatic, la vera scommessa di Sogliano, visto che il giovane montenegrino, classe 88, nelle ultime due stagioni ha messo in carnet la miseria di 5 presenze con le maglie di Cesena(2) ed Empoli (3). L’imprevisto quanto grave infortunio di Pugliese in occasione della prima amichevole stagionale con la Fiorentina, che lo porterà a rivedere il campo non prima di gennaio, ha complicato non poco i piani di Mandorlini, soprattutto se teniamo conto che dopo una sola presenza alla prima uscita di Modena, Fatic ha trovato subito posto in panchina lasciando spazio a Martinho e Cacciatore.
Il brasiliano sembra per ora rappresentare la prima soluzione, anche se personalmente continuo a considerarlo un centrocampista offensivo, prima valida alternativa ad Hallfredsson, dotato di un efficace cambio di passo, in grado di puntare la porta e soprattutto di fare anche gol. In alcune occasioni, nel ruolo di laterale sinistro è stato schierato anche Cacciatore, giocatore in grado di ricoprire senza dubbio più ruoli (e in questo mi trovo d’accordo con il mister) ma destro e quindi a mio avviso poco adatto a ricoprire il ruolo di esterno sinistro, visto che non arriva mai sul fondo ma per evidenti motivi è costretto ogni volta a “tornare sui suoi passi”.. E questo particolare incide non poco sulla piena efficacia della nostra catena di sinistra.
Complici la malasorte e qualche equivoco tattico, ci troviamo quindi a quasi un quarto di stagione con il dubbio non ancora risolto. Da amante del 4-3-3 non posso che auspicarmi il rientro di Pugliese, anche se credo ci vorrà tempo, vista la lunga obbligata assenza dai campi. A questo punto, non è poi forse così lontana l’ipotesi di un ritorno sul mercato nella prossima sessione di gennaio, alla ricerca di un mancino di ruolo. Qualche settimana fa ho letto di Mammarella, talentuoso terzino sinistro di 30 anni del Lanciano, che risulterebbe essere già nei desideri proprio dell’Hellas Verona e del Torino.
In ogni caso ho idea che Sogliano qualcosa dovrà fare, per aggiungere a questo meraviglioso mosaico l’ultimo tassello mancante…
Enrico Brigi