Il tatuaggio nella storia

Creato il 05 dicembre 2012 da Laurenv

Dopo giorni di assenza, oggi torno con un nuovo post! Questa sera vi parlo del tatuaggio, una pratica antichissima che affonda le sue prime radici nell'antico Egitto. Oggi è una tendenza, una volta era arte, nell'antichità era legato alla fertilità.


Le prime tracce del tatuaggio sono state trovate sulla mummia di una sacerdotessa egiziana della dea Hathor, chiamata Amunet e vissuta a Tebe intorno al 2200 a.C. La mummia presentava un tatuaggio sul ventre, per questo gli sono stati attribuiti significati legati alla fertilità.

Nello stesso periodo furono ritrovate altre mummie femminili che riportavano dei tatuaggi, ma non sono mai stati trovati uomini tatuati.

Anche la "donna dei ghiacci" fu trovata tatuata, una mummia scoperta nel 1993 in Siberia e rimasta sepolta -dai ghiacci appunto- per 2500 anni circa. Essa apparteneva a una tribù guerriera nomade in cui le donne combattevano al pari degli uomini. Si pensa che questi tatuaggi servissero per tramandare visivamente il sapere.

La pratica del tatuaggio era presente anche nell'Impero romano ma Costantino la proibì con un decreto, appellandosi al passo biblico del Levitico 19,28 in cui si condannavano i marchi sulla pelle.

Testimonianze della presenza del tatuaggio in Oriente ci sono pervenute grazie a Marco Polo, che raccontò di popolazioni tatuate nel Sud della Cina. Anche i viaggiatori che giunsero nel Nuovo Continente raccontarono di popolazioni indigene tatuate. Dunque il tatuaggio era una pratica diffusa in tutto il globo.

Nel XVII secolo il tatuaggio venne identificato però con il mondo delle prostitute e dei criminali, perchè in questo perido anche le cortigiane cominciarono a farsi tatuare. Mentre nel 1830 il tatuaggio veniva utilizzato per guadagnarsi da vivere: personaggi tatuati si esibivano nei circhi mostrando i propri tatuaggi. Il più famoso fu P.T. Barmun's American Circus.

   donna tatuata nel 1907

Negli anni settanta il tatuaggio diventò un chiaro segno di antimoda e la sua diffusione si interpretò come il risultato di due fattori storici e culturali: da un lato, in quanto pratica primitiva, esso significava il distacco dalla modernità; dall'altro, esso si diffuse a causa dell'esplosione della body art in quegli stessi anni.

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fonte: "Storia sociale della moda" di Daniela Calanca.



 

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